L’Aquila. Sarà discusso oggi alla Camera l’emendamento del Governo al decreto Enti locali che prevede la soppressione, dal primo settembre, dell’aumento dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco. L’introduzione della tassa, lo scorso primo gennaio, aveva portato Ryanair a chiudere la base di Pescara e a prevedere una drastica riduzione dei voli dall’Abruzzo; provvedimenti analoghi anche a Crotone e ad Alghero. La riduzione della tassa di imbarco costa al governo, fino al 31 dicembre, 60 milioni di euro. A fare il punto della situazione, nel corso di una conferenza stampa in Regione Abruzzo, a Pescara, è il delegato del presidente della Giunta regionale ai rapporti con l’Europa, Luciano Monticelli, il quale sottolinea come si tratti di “un risultato forte ottenuto dalla Regione Abruzzo e dal governatore Luciano D’Alfonso, insieme al ministro Graziano Delrio, al capo di Gabinetto del Mef e al presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini”. Monticelli parla di un “risultato eccezionale” ed evidenzia che “l’approvazione” sarà anche sinonimo di “fiducia” nel rapporto con Ryanair. Subito dopo l’annuncio della compagnia D’Alfonso si era attivato per risolvere la situazione, incontrando anche i vertici del vettore irlandese. A questo punto, eliminato l’aumento dell’addizionale comunale, Ryanair dovrebbe fare “marcia indietro” rispetto alle riduzioni annunciate. Nell’ambito del confronto è emersa, tra l’altro, la possibilità di introdurre nuovi collegamenti dall’Abruzzo, tra cui la Polonia, i Paesi baltici e l’implementazione delle rotte verso la Gran Bretagna.