L’Aquila. Un conto a salire, da 1 a 50, scandito dalle note e dalle luci alternate sui singoli spartiti dei musicisti, ha aperto il concerto celebrativo per i 50 anni dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, andato in scena ieri sulla Scalinata di San Bernardino, nell’ambito dei Cantieri dell’Immaginario.
Una serata in cui nulla è stato lasciato al caso, a partire dalla data: proprio il 17 luglio 1975, infatti, l’Isa riceveva dal Ministero della Cultura il riconoscimento di Istituzione Concertistico-Orchestrale, entrando così a far parte delle realtà sinfoniche nazionali – oggi dodici in tutta Italia. Un passaggio decisivo che certificava la qualità dell’intuizione dell’avvocato Nino Carloni, fondatore dell’Isa e promotore di numerose realtà musicali che fanno dell’Aquila un vero centro di eccellenza in questo ambito. Un elemento significativo anche in chiave Capitale Cultura 2026. Sul palco si sono esibiti i professori d’orchestra dell’Isa, diretti da Jacopo Sipari di Pescasseroli, insieme al pianista Giuseppe Albanese che ha dedicato anche un passaggio a Harry Potter pensando ai tanti bambini presenti.
Il programma, interamente dedicato a Tchaikovsky, ha incluso il Concerto n. 1 per pianoforte e la Sinfonia n. 5. L’evento, a ingresso libero, è stato realizzato in collaborazione con i tre conservatori abruzzesi e con l’associazione Amici della musica Fenaroli di Lanciano (Chieti). Il concerto ha segnato anche la prima uscita pubblica del nuovo presidente dell’Isa, Alberto Mazzocco, che ha ricordato il fondatore Nino Carloni la cui immagine è stata proiettata a inizio concerto. “Abbiamo voluto un’istituzione viva, capace di dialogare con tutte le fasce d’età”, ha affermato.
Il direttore artistico Ettore Pellegrino ha sottolineato il valore della ricorrenza: “Un patrimonio che ci è stato consegnato e che intendiamo trasmettere in salute alle nuove generazioni”.
“Sono stato onorato di dirigere questo concerto – ha detto Sipari – con l’orchestra che mi ha formato e con cui ho lavorato negli ultimi dieci anni”.