Chieti. Un taglio che potrebbe mettere in ginocchio la programmazione del Teatro Marrucino: è la denuncia lanciata dal capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, che accusa apertamente la Giunta Marsilio di aver sottratto oltre il 70% dei fondi destinati allo storico teatro teatino.
Secondo Paolucci, lo stanziamento previsto per il Marrucino nel 2024 scende a soli 83.000 euro, a fronte dei circa 300.000 euro assegnati nel 2023: una riduzione drastica, frutto della volontà della Regione di usare le risorse culturali per tamponare il buco di bilancio nella sanità.
“La Regione organizza notti, festival e sagre” attacca Paolucci, “ma taglia i fondi alle Deputazioni teatrali storiche per ripianare il deficit della sanità, generato in quasi sette anni di governo Marsilio. Una scelta vergognosa, che colpisce uno dei teatri più importanti e antichi d’Italia per la lirica di tradizione, oltre che simbolo culturale dell’Abruzzo”.
Il colpo di scure è avvenuto in due fasi: già con il bilancio di previsione 2025 era stata effettuata una riduzione da 300.000 a 200.000 euro, ora un ulteriore taglio da 120.000 euro fa crollare l’assegnazione complessiva a soli 83.000 euro. “È una scelta gravissima” aggiunge Paolucci, “che mette a rischio l’intera attività dell’Istituzione. Il Teatro potrebbe essere costretto a rinunciare alla programmazione che in questi anni ha mantenuto standard elevati, anche grazie al sostegno del Comune e alla storica attività della Deputazione teatrale”.
Per l’esponente dem, la vicenda rappresenta uno degli effetti più evidenti dello squilibrio nei conti delle Asl, denunciato già nei mesi scorsi dalle opposizioni. “Tagli come questo non sono isolati” conclude, “ma sintomo di una gestione miope e pericolosa, che sacrifica cultura e identità per coprire falle che il governo regionale non ha saputo evitare”.