L’Aquila. Nell’ambito delle attività europee e internazionali finalizzate alla localizzazione e alla cattura di latitanti di elevato profilo, con particolare attenzione ai bersagli ricercati in cooperazione con le autorità estere, la Polizia di Stato ha arrestato, in collaborazione con la Polizia croata, un pericoloso latitante.
Nei giorni scorsi, al termine di un’attività investigativa durata circa sei mesi, condotta dal Servizio Centrale Operativo, dalla Squadra Mobile e dalla S.I.S.C.O. di L’Aquila, coordinata dalla Procura della Repubblica e dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di L’Aquila, il Dipartimento di Polizia Criminale – in collaborazione con l’omologo ufficio SIRENE Croazia – ha tratto in arresto in territorio croato T.A., cittadino albanese, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per violazione della normativa sugli stupefacenti.
Il provvedimento cautelare trae origine da una brillante indagine della Squadra Mobile e della S.I.S.C.O. di L’Aquila, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila, durata circa due anni nell’ambito del procedimento penale n. 2308/22 R.G.N.R., che ha portato allo smantellamento di un sodalizio criminale composto da cittadini di origine albanese, macedone e italiana, dediti all’organizzazione e allo spaccio di cocaina.
L’attività investigativa ha permesso di assicurare alla giustizia 42 soggetti e di eseguire 38 misure cautelari (29 in carcere, 6 agli arresti domiciliari e 3 sottoposti all’obbligo di dimora), oltre all’emissione di un decreto di sequestro preventivo per le autovetture e motociclette impiegate nelle attività illecite.
Al momento dell’esecuzione dell’ordinanza, cinque membri dell’organizzazione erano riusciti a sottrarsi alla cattura, dandosi alla latitanza nei rispettivi paesi d’origine. Nei giorni scorsi, altri due latitanti destinatari dello stesso provvedimento restrittivo sono stati arrestati in Albania grazie alla collaborazione tra la Polizia di Stato italiana e le autorità albanesi.
Grazie agli approfondimenti investigativi condotti con la Polizia croata, è stato ricostruito con precisione il percorso di fuga del ricercato, consentendo così di estendere i provvedimenti di cattura emessi dall’Autorità Giudiziaria dell’Aquila anche in ambito europeo e internazionale.
L’individuazione e la cattura del latitante in Croazia sono il risultato di una sinergica e coordinata azione investigativa tra le forze di polizia italiane e croate.