Atessa. “La chiusura dello stabilimento Stellantis di Atessa sarebbe un disastro in termini occupazionali e sociali per il territorio abruzzese e per le regioni vicine. Stiamo assistendo a una gara in cui l’irresponsabilità e la miopia delle istituzioni locali, del presidente Marsilio in primis e del Governo, uniti all’opportunismo dell’azienda rischiano di provocare una disfatta occupazionale i cui costi saranno pagati, come al solito, dai lavoratori e le lavoratrici e dalle loro famiglie”, così i parlamentari del PD Michele Fina e Luciano D’Alfonso con il PD Abruzzo.
“Un cortocircuito fatto di sottovalutazioni e inerzia, in cui il convitato di pietra è rappresentato dai costi dell’energia che sta paralizzando la competitività delle aziende italiane – ribadiscono gli esponenti del PD – . Quando negli altri paesi europei il costo medio dell’energia è inferiore in maniera sensibile a quello del nostro Paese, ci rendiamo subito conto dell’esigenza di agire. Peccato che il Governo sia sordo a qualsiasi allarme, sollecitazione e proposta, sia che vengano dai sindacati, o dagli imprenditori o dalla politica stessa e che non ci sia alcuna azione a livello di istituzioni regionali. Cosa intende fare quindi il Governo per impedire questo nuovo disastro? Il Presidente Marsilio darà un segno della sua esistenza, o come al solito si lancerà in proclami di cose promesse ma mai realizzate? Siamo ad un passo dal disastro, ma il Governo sembra solo interessato a temi come la sottomissione della magistratura al potere politico, a riforme della sicurezza volte a mandare in galera chi protesta o a far spiare i giornalisti. L’Italia reale è lasciata in balia degli eventi, in attesa che i dazi dell’amico americano infliggano l’ennesimo colpo al nostro sistema produttivo e al potere d’acquisto delle famiglie”.