Giulianova. Scarcerato per un difetto di notifica Dante Di Silvestre, il caldaista 60enne di Giulianova che ha accoltellato a morte Paolo Cialini, il tecnico informatico ucciso in via Verdi a Giulianova qualche giorno fa sotto gli occhi della figlia di 6 anni, è tornato in carcere. Il gip ha infatti firmato una nuova ordinanza di custodia cautelare, con l’uomo che nel pomeriggio sarà sottoposto ad un nuovo interrogatorio di garanzia. Di Silvestre, assistito dagli avvocati Nadia Baldini e Gennaro Lettieri, era stato scarcerato per la mancata notifica a uno dei suoi due legali della fissazione del riesame. L’uomo deve rispondere di omicidio volontario aggravato. Nel secondo interrogatorio di garanzia davanti al gip, il caldaista di 60 anni di Giulianova, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Una decisione assunta anche per consentire ai suoi legali di poter studiare gli atti della seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Domenico Canosa e richiesta dalla Pm Irene Scordamaglia e ritirata dai difensori dell’uomo, gli avvocati Gennaro Lettieri e Nadia Baldini. Di Silvestre nel primo interrogatorio aveva ammesso le proprie responsabilità.