Pescara – Ieri mattina a Pescara il direttore generale di Confindustria ha incontrato il Consiglio Generale ed il personale delle quattro sedi di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico.
Ad accoglierlo nella sede di Pescara il presidente, Lorenzo Dattoli e il direttore generale, Luigi Di Giosaffatte.
Maurizio Tarquini lo scorso 21 marzo era stato insignito dall’Università degli Studi G. d’Annunzio della carica di componente del Corpo Accademico della stessa Università.
Nel saluto iniziale il presidente Dattoli si è soffermato sulla carriera manageriale ed accademica di Maurizio Tarquini che prima di dirigere la confederazione nazionale è stato Vicedirettore de IL SOLE 24 ORE, risorsa strategica di TELECOM, Direttore Generale di UNINDUSTRIA Lazio, dove riuscì a fondere tutte le Territoriali delle province del Lazio. Oltre ad avere insegnato in alcune prestigiose Università italiane.
Dattoli, inoltre ha dato una lettura economica e sociale della regione Abruzzo sottolineando lo sviluppo che negli ultimi 50 anni ha caratterizzato la regione, portandola ad essere tra le regioni più industrializzate del nostro Paese e conservando a pieno titolo l’appellativo di Regione Verde d’Europa.
Luigi Di Giosaffatte, si è soffermato sul futuro sviluppo logistico ed infrastrutturale dell’Abruzzo, nel corridoio europeo intermodale dove la trasversale Tirreno-Adriatica (Barcellona – Civitavecchia – Pescara- Ortona -Ploce) potrebbe consentire di intercettare una parte degli 800 milioni di tonnellate di merce che oggi attraversa il corridoio europeo verso il corridoio Adriatico-Baltico. Ha rappresentato lo stato dell’arte dell’alta velocità sulla dorsale Nord-Sud, della linea ferroviaria Roma-Pescara, dell’Aeroporto di Pescara, dei Porti abruzzesi e della Zona Economia Speciale.
Di Giosaffatte ha presentato inoltre i progetti strategici che CONFINDUSTRIA ABRUZZO MEDIO ADRIATICO sta portando avanti sulle tre Province rappresentate di Chieti, Pescara e Teramo per la competitività delle imprese e dei territori. Dall’Ecosistema dell’Innovazione a valere sui fondi PNRR alla costituzione di C-NEXT Abruzzo con il superamento dell’assesment. Su questi progetti ha evidenziato i rischi che potrebbero vanificare gli sforzi fatti in questi anni da CONFINDUSTRIA ABRUZZO MEDIO ADRIATICO per portare grandi organizzazioni della ricerca ad investire sul nostro territorio.
Particolare attenzione è stata riservata all’avvio operativo della piattaforma AI generativa S.Me.Co, (Sviluppo Memoria Collettiva) di CONFINDUSTRIA ABRUZZO MEDIO ADRIATICO, progettato e realizzato da Discover, eccellenza abruzzese che si è distinta a livello europeo per la realizzazione di grandi progetti AI. Questa piattaforma, di cui si è occupata anche IL SOLE 24 ORE con un articolo pubblicato lo scorso 17 dicembre. SMECO è uno strumento formato da un sistema di analisi di categorizzazione dei ticket in ingresso e da una chatbot a cui chiedere consulenza su come rispondere in maniera rapida ed efficiente ad una richiesta dell’azienda associata. Questo porta con sé molteplici vantaggi:
– Velocizzazione l’on boarding cioè l’inserimento nuovi funzionari nella struttura con maggiore possibilità di formazione in autonomia;
– Miglioramento dell’operatività dei funzionari che restano gli artefici principali del rapporto professionale tra l’azienda e l’Associazione di categoria;
– Standardizzazione nei processi di consulenza ai soci e ottimizzazione dei tempi di risposta verso i soci;
Riduzione del rischio di errore nell’erogazione delle prestazioni con aggiornamento costante sulle aree di miglioramento relative ai temi da gestire.
L’attenzione della platea dei consiglieri e della struttura operativa di CONFINDUSTRIA ABRUZZO MEDIO ADRIATICO si è rivolta all’intervento di Maurizio Tarquini che ha evidenziato come l’Italia e l’Europa necessitano di una politica industriale chiara e pluriennale che punti a tutelare il sistema manifatturiero europeo e italiano come risorsa competitiva globale.
Ha sostenuto inoltre come sia necessario arrivare in tempi rapidi ad un piano concreto e semplificato sostegno agli investimenti delle imprese evidenziando che questa è stata la richiesta del Presidente nazionale di CONFINDUSTRIA, Emanuele Orsini, fatta nell’Assemblea Pubblica dello scorso 27 giugno a Bologna, davanti ad una platea di Ministri ed esponenti politici di maggioranza ed opposizione, alla presenza del Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola e del Primo Ministro italiano, Giorgia Meloni. Orsini ha parlato di un Piano Industriale Straordinario per il futuro dell’Italia e dell’Europa.
Secondo Tarquini, occorre comprendere che il sistema produttivo italiano dev’essere tutelato come risorsa strategica del Paese. Siamo la seconda manifattura europea e la settima manifattura nel mondo rappresentando meno dell’1% della popolazione globale e senza detenere materie prima. Siamo inoltre la quarta nazione esportatrice nel mondo. Un miracolo che solo le imprese italiane possono riuscire a fare.
Prima di congedarsi il Direttore Generale Tarquini ha risposto ai numerosi interventi dei vertici di CONFINDUSTRIA ABRUZZO MEDIO ADRIATICO, tutti volti a sostenere la linea della confederazione per un sistema imprenditoriale più forte e rappresentativo a salvaguardia della crescita economica del nostro Paese e dell’intera Europa.
Apprezzamento unanime per il lavoro della presidenza nazionale è stato espresso dai vertici del Consiglio di Presidenza. Il vicepresidente, Alessandro Addari ha inteso sottolineare come il nuovo servizio di mercato potenziale su tutti i paesi del mondo e su cinquemila prodotti italiani lanciato da Confindustria in queste settimane, contenga un potenziale che dovrà essere comunicato in modo fitto per consentire ad una platea più ampia possibile di imprese una ricognizione dei mercati dove esiste un potenziale che non ancora è stato sfruttato. Questo è un servizio al business delle imprese che Confindustria ha saputo anticipare come bisogno.