L’Aquila. In risposta all’interrogazione presentata da alcuni consiglieri comunali di minoranza riguardo la ristrutturazione dell’ex ospedale San Salvatore, il Rettore dell’Università dell’Aquila, Edoardo Alesse, ha rilasciato una nota per chiarire la situazione, definendo le informazioni contenute nell’interrogazione “errate, approssimative o volutamente distorte”.
Il Rettore smentisce categoricamente l’affermazione che l’Università dell’Aquila abbia rinviato al Governo 38,4 milioni di euro. Precisa invece che l’intervento di recupero dell’ex San Salvatore è stato inserito in un programma triennale 2018-2020 su proposta dell’Ateneo, approvato con delibera CIPE 113/2017 del 22.12.2017, per un importo complessivo di 52 milioni di euro. La delibera ha finanziato inizialmente solo la prima annualità per 4 milioni di euro, destinati alla progettazione, affidando l’attuazione al Provveditorato OO.PP. come stazione appaltante.
Alesse sottolinea che il considerevole lasso di tempo trascorso senza l’avvio degli interventi da parte della stazione appaltante ha impedito la richiesta delle ulteriori annualità del programma e ha reso inadeguata la stima dei costi. Questo nonostante l’Ateneo avesse elaborato e aggiornato uno studio di fattibilità per accelerare l’intervento, considerato prioritario per la collocazione dei corsi di area economica.
Il Rettore evidenzia inoltre che, sorprendentemente, a marzo 2025, il soggetto attuatore ha emanato due bandi per interventi di solo recupero strutturale del complesso. Tali interventi, mai sottoposti all’approvazione del consiglio d’amministrazione dell’Università, non avrebbero garantito la fruibilità immediata nemmeno di una parte dell’edificio, non essendo concepiti in una logica di stralci funzionali, come invece richiesto più volte dall’Ateneo. Di conseguenza, l’Ateneo ha chiesto il ritiro dei bandi, in quanto emanati su risorse non assegnate.
Infine, il Rettore precisa che l’Ateneo ha presentato al CIPESS una nuova programmazione per le annualità 2025/2027, che aggiorna il precedente piano di finanziamento, e in tale rimodulazione l’intervento per il San Salvatore è collocato in prima priorità.
Il Rettore Alesse conclude la sua nota sollevando dubbi sul tempismo e sulle motivazioni dell’interrogazione, definendola un “violento attacco al rettore uscente a 5 giorni dall’elezione del nuovo Rettore”, e ipotizzando che dietro ci possano essere tentativi di influire sulla guida dell’Ateneo o di nobilitare la nascita di un nuovo soggetto politico attraverso la “menzogna e la diffamazione”.