Pescara. Sarà discusso giovedì, alla ripresa dei lavori del Consiglio Comunale, l’ordine del giorno depositato dal Movimento 5 Stelle per chiedere un intervento sulla controversa decisione assunta di recente dalla Giunta Masci di aumentare le tariffe dell’imposta di soggiorno, con decorrenza fissata a partire dal primo luglio prossimo.
“Una misura che ha sollevato forti critiche da parte di tutte le principali associazioni di categoria del comparto turistico-ricettivo – commenta il capogruppo M5S Paolo Sola – escluse da ogni forma di confronto e messe di fronte a una scelta calata dall’alto, a stagione ormai ampiamente avviata, che hanno appreso direttamente dagli organi di stampa. Con questo ordine del giorno chiediamo al Sindaco e alla Giunta ad applicare gli aumenti previsti solo alle prenotazioni e ai contratti sottoscritti successivamente alla data della delibera, 29 aprile scorso, in linea con quanto era stato ipotizzato e richiesto dalle stesse associazioni dopo aver appreso di questa misura. In altre parole, si chiede di non gravare retroattivamente su quelle strutture che avevano già definito le proprie politiche commerciali sulla base delle tariffe precedenti – prosegue Sola – e che ora rischierebbero di subire un danno economico rilevante. È una questione di equità, di rispetto per il lavoro delle imprese e di responsabilità istituzionale. Non si può cambiare in corsa il quadro economico su cui si sono basate scelte, offerte e impegni contrattuali assunti mesi fa”.
L’ordine del giorno ribadisce inoltre la necessità, ormai non più rinviabile secondo il consigliere pentastellato, di aprire un confronto strutturato e permanente tra amministrazione comunale e operatori del settore, per evitare di continuare a subire decisioni unilaterali senza alcuna concertazione.
“A Pescara serve una politica turistica fondata su dialogo e programmazione – prosegue Sola – non su decisioni affrettate che rischiano di danneggiare proprio chi tiene viva l’accoglienza e l’economia della nostra città. Serve aprire finalmente anche un ragionamento serio e condiviso con gli operatori sull’impiego stesso del gettito dell’imposta di soggiorno. Perchè quelle risorse, se spese bene e con una visione chiara, possono davvero contribuire a costruire un’offerta turistica e servizi strutturati capaci di fidelizzare i visitatori. Il contrario insomma – conclude Paolo Sola – del turismo mordi e fuggi che, tra eventi improvvisati e scelte d’immagine, è l’unico orizzonte che questa amministrazione continua ostinatamente a proporre”.