Pescara. “ARAL è un’agenzia priva di un consiglio di amministrazione nominato dalla politica. È un ente pubblico, dove si applica il contratto collettivo nazionale degli enti pubblici e non prevede alcun incarico di natura politica. Occorre mettersi in linea con i tempi moderni che spingono la produzione industriale e tutte le attività verso un’accelerazione tecnologica che richiede personale altamente specializzato e formato. In questo, è fondamentale il ruolo assegnato ai Centri per l’Impiego (CPI)”.
A dichiararlo è l’assessore alle Attività Produttive e del Lavoro, Tiziana Magnacca, dopo aver partecipato ai lavori della Prima Commissione permanente regionale che ha discusso il progetto di legge istitutivo dell’ARAL, la nuova Agenzia regionale Abruzzo Lavoro, che riforma i Centri per l’Impiego.
“È di facile comprensione – ha aggiunto – aggiornare gli attori del mercato del lavoro ai grandi cambiamenti. Anzi, siamo già in ritardo, e chi pensa di lasciare le cose come stanno, ignorando gli appelli delle imprese e le trasformazioni in atto nei CPI, evidentemente non vuole bene all’Abruzzo.
Sono meravigliata di chi, pur avendo partecipato ai lavori della Commissione, abbia voluto interpretare in maniera distorta la sostanza della legge istitutiva dell’Agenzia regionale Abruzzo Lavoro a proprio uso e consumo. Non si fa politica sulle spalle dei lavoratori – ha commentato l’assessore – perché la nuova agenzia riorganizza le politiche del lavoro rendendole più efficaci rispetto alle esigenze attuali, intervenendo anche sull’attività dei Centri per l’Impiego. È una riforma che accompagna i lavoratori nelle prime fasi delle crisi aziendali e sostiene gratuitamente le imprese nella ricerca di personale.
La Giunta Marsilio, nonostante la crisi del comparto automotive, ha lavorato bene sul fronte occupazionale. Non a caso – ha spiegato l’assessore – questa è una riforma complessiva del settore che consente di allineare le politiche del lavoro abruzzesi a quelle delle altre regioni, con l’istituzione di un nuovo modello di sistema regionale più smart e funzionale, orientato a favorire l’occupazione e la qualità del lavoro. Altro che poltronificio.
Purtroppo – ha concluso – si racconta solo ciò che fa comodo. Gli attuali dirigenti dei CPI transiteranno nella nuova agenzia, che diventerà uno strumento operativo più innovativo, finalizzato all’istituzione dell’agenzia dei servizi per il lavoro, delle politiche attive e delle risorse per l’occupazione, con isocosti, a costo zero, ottimizzando le risorse già a disposizione del bilancio regionale. Basta raccontare cose non corrispondenti al vero: è sufficiente consultare i verbali dell’assemblea”.