Pescara. Martedì 27 maggio, alle ore 09:30, si terrà l’attivo delle delegate e dei delegati dellaa FIOM CGIL Abruzzo Molise l’Auditorium Cerulli di Pescara (via F. Verrotti, 42). Un appuntamento di rilievo, che arriva in un momento cruciale per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici e alla vigilia del referendum dell’8 e 9 giugno.
Dopo i saluti istituzionali di Carmine Ranieri, Segretario Generale CGIL Abruzzo Molise, e Natascia Innamorati, Segretaria Generale FIOM CGIL Abruzzo Molise, il momento centrale sarà il dialogo tra Michele De Palma, Segretario Generale FIOM CGIL Nazionale, e la giornalista Lilli Mandara. Una discussione che sarà arricchita dagli interventi delle delegate e dei delegati provenienti da tutto il territorio, per condividere criticità, esperienze e prospettive dal cuore dei luoghi di lavoro.
La vertenza contrattuale vive una fase di profonda tensione: i metalmeccanici sono già alla 32ª ora di sciopero nazionale, ed è già stata proclamata una nuova giornata di sciopero di 8 ore per il 20 giugno, con manifestazioni regionali.
“Avere il Segretario Generale De Palma con noi – sottolinea Natascia Innamorati – significa una cosa molto chiara: l’attenzione della FIOM nazionale per i problemi del nostro territorio è concreta. Dall’automotive alle tante vertenze aperte nel settore metalmeccanico, l’Abruzzo e il Molise non sono soli. Il messaggio è forte: i metalmeccanici non abbassano la testa.”
“Sarà anche un’occasione importantissima per parlare con il massimo dirigente nazionale della Fiom – continua Innamorati – della trattativa per il contratto. Non accetteremo un contratto che non riconosca il valore del lavoro e la dignità delle persone. Come già dichiarato dalle segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm, se le controparti non riapriranno immediatamente la trattativa, la mobilitazione continuerà. La forza del nostro contratto nasce dalla partecipazione e dalla lotta collettiva. E così come vogliamo un contratto giusto, che parli di salario, diritti, sicurezza e futuro, vogliamo il buon esito del referendum dell’8 e 9 giugno. Un referendum che dà voce al lavoro e riafferma i valori della Costituzione. La Costituzione che la Fiom difende nelle fabbriche ogni giorno”.