L’Aquila. Fino a 25 alloggi del progetto Case o dei Map saranno messi a disposizione del personale che prenderà servizio presso il nuovo compendio dell’Istituto penale per i minorenni (Ipm) dell’Aquila, di prossima riapertura. È quanto prevede la convenzione approvata dalla giunta comunale con il Centro Giustizia Minorile per il Lazio, l’Abruzzo e il Molise.
Gli alloggi saranno destinati, salvo ulteriori esigenze, ai dipendenti in servizio presso l’Ufficio Servizio Sociale Minorenni, il Centro di Prima Accoglienza e l’Ipm stesso. L’assegnazione avrà una durata di tre anni, eventualmente prorogabile, e comporterà per gli assegnatari il pagamento del canone di compartecipazione e degli oneri relativi alle utenze.
“Con questo provvedimento – dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi – ci siamo fatti ancora una volta parte attiva in una rete istituzionale coordinata e sinergica che è determinante attivare nella nostra funzione pubblica per la comunità. Non solo, infatti, grazie al governo Meloni e al fattivo interessamento dei sottosegretari Andrea Delmastro Delle Vedove e Andrea Ostellari, abbiamo trovato la soluzione per la riapertura dell’Ipm, ma ora la città sarà in grado di accogliere adeguatamente il personale dei servizi minorili e garantire il pieno funzionamento delle attività di prevenzione e contrasto alla devianza giovanile”.
Il sindaco ha ricordato come l’Istituto penale per i minorenni dell’Aquila fosse stato chiuso nel 2016 con un decreto del ministero della Giustizia, nonostante gli investimenti già compiuti per il ripristino dell’agibilità dopo il sisma del 2009. La riapertura dell’Istituto Penale Minorile rappresenta una necessità in termini di servizi di giustizia erogati su un territorio, come quello del Centro Italia, che ne risulta sprovvisto. Ad oggi – come dichiarato dallo stesso Delmastro in occasione della sua visita all’Aquila – molti minori reclusi sono destinati presso altre strutture, lontano dai familiari, in violazione del principio di territorialità. A novembre scorso, lo stesso Biondi aveva annunciato la restituzione del compendio alla sua funzione originaria, entro l’estate 2025, al termine di un incontro con il capo del Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità, Antonio Sangermano, e i rappresentanti dell’Agenzia del Demanio, dell’Università dell’Aquila, del Provveditorato alle Opere pubbliche e del Comune.