Città del Vaticano. “Disarmiamo le parole e disarmeremo la Terra”. È l’esortazione che, questa mattina, 12 maggio, Papa Leone XIV ha formulato nel corso del suo incontro con i giornalisti, tenutosi presso l’Aula Paolo IV.
“Una comunicazione disarmata e disarmante ci permette di condividere uno sguardo diverso sul mondo e di agire in modo coerente con la nostra dignità umana”, ha aggiunto il neoeletto pontefice. “Voi siete in prima linea nel narrare i conflitti e le speranze di pace, le situazioni di ingiustizia e di povertà, e il lavoro silenzioso di tanti per un mondo migliore. Per questo vi chiedo di scegliere con consapevolezza e coraggio la strada di una comunicazione di pace.”
Papa Prevost ha quindi invitato i giornalisti a essere “operatori di pace”, impegnandosi “con amore” nella ricerca della verità e rifiutando la “guerra delle parole e delle immagini”.
“Dobbiamo respingere il paradigma della guerra”, ha aggiunto. “La pace comincia da ognuno di noi: dal modo in cui guardiamo gli altri, ascoltiamo gli altri, parliamo degli altri; e, in questo senso, il modo in cui comunichiamo è di fondamentale importanza.”
La riflessione del pontefice ha poi toccato il “potenziale immenso” dell’intelligenza artificiale. È necessario coltivare “responsabilità e discernimento per orientare gli strumenti al bene di tutti, così che possano produrre benefici per l’umanità”, ha affermato.
