Davide Adacher è docente di Italiano e Storia presso il Liceo Musicale del Convitto Nazionale “Domenico Cotugno” dell’Aquila. È socio dell’ANPI e dell’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea.
Esperto di didattica della Shoah e dei totalitarismi, ha curato l’organizzazione didattica del progetto dello IASRIC “La memoria e il viaggio”, rivolto agli studenti delle scuole superiori abruzzesi. Il progetto prevede incontri di formazione con storici, esperti e testimoni dell’internamento e della Shoah, oltre a viaggi nei campi di concentramento e di sterminio.
Conduce regolarmente attività formative e tiene conferenze su diverse tematiche storiche. Nel 2019 è stato relatore al convegno mondiale di didattica della Shoah svoltosi a Losanna.
È stato membro del gruppo di ricerca nazionale ANPI–INSMLI per la realizzazione dell’“Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia”.
È autore di numerosi contributi, tra cui Didattica della memoria: l’uso della fotografia come fonte storica. Per i “Quaderni del Cotugno” è attualmente in corso di stampa un suo studio sull’uso della lingua durante il fascismo.
Fa parte del comitato del “Giardino delle Giuste e dei Giusti” Cotugno–IASRIC, dedicato a coloro che, in ogni parte del mondo, hanno salvato vite umane durante i genocidi e difeso la dignità umana sotto i totalitarismi, anche in tempi recenti.
Il ciclo di conferenze di aprile ha offerto agli iscritti un percorso culturale ricco e variegato, toccando temi di grande attualità e interesse. Dalle insidie del web e delle truffe informatiche, particolarmente rivolte agli anziani, all’approfondimento sulle collezioni artistiche del Quattrocento abruzzese conservate al MuNDA, passando per la storia della costruzione del Castello dell’Aquila e il suo significato simbolico nella perdita dell’autonomia civica.
Non sono mancati appuntamenti dedicati alla salute e alla scienza, come l’analisi del processo di invecchiamento cerebrale e le nuove conoscenze sulle abitudini che possono preservare le capacità cognitive. Inoltre, un incontro è stato dedicato al sistema genetico HLA e al suo ruolo nei trapianti e nelle patologie autoimmuni, un tema complesso ma di rilevanza crescente nella medicina contemporanea.
Con l’ appuntamento del 30 aprile, l’Università per la Terza Età dell’Aquila si conferma come un punto di riferimento culturale per gli iscritti, capace di coniugare divulgazione, memoria storica e approfondimento scientifico in una proposta sempre accessibile e coinvolgente.