Pescara. A partire dal 16 luglio prossimo sara’ operativa l’assistenza domiciliare palliativa specialistica. L’iniziativa, messa in campo dalla Asl di Pescara, e’ stata illustrata dal direttore generale, Armando Mancini, Tullio Spina, responsabile del progetto e direttore Unita’ Operativa Complessa (UOC) Rianimazione Anestesiologia e Terapia del Dolore, Marisa Diodati, referente operativa, Rossana D’Amico, referente organizzativa e coordinatrice infermieristica. Il servizio, che inizialmente sara’ operativo dalle 14 alle 20, e’ rivolto a pazienti oncologi o con patologie acute o croniche degenerative, caratterizzate dal sintomo dolore persistente, vera e propria malattia. In particolare, potranno beneficiarne i malati terminali oncologici e non, nel caso in cui la malattia non e’ piu’ suscettibile a terapie specifiche ma ha bisogno di cure palliative di supporto. Nello specifico, il progetto prevede l’attivazione dei percorsi di cure palliative, terapia del dolore e assistenza domiciliare, a seconda dei casi e dei bisogni specifici, intraprendendo un percorso individuale di cura. L’obiettivo e’ di mettere in primo piano il paziente che soffre, garantendo, anche alla famiglia, sollievo e dignita’. Per accedere al servizioo occorre la segnalazione del medico curante, del pediatra, dell’oncologo o altro medico specialista, con prenotazione diretta all’Ambulatorio di Terapia del Dolore/Hospice “Bouganville” ai numeri 085 4252463 e 085 4252343. Dopo l’accesso, il medico di Terapia del Dolore redige un piano terapeutico volto a migliorare il benessere del paziente mediante il trattamento del dolore, la gestione della nutrizione, dell’idratazione, la cura degli accessi vascolari, la sedazione, la valutazione respiratoria dei pazienti nelle sedi ritenute piu’ idonee. “Questi pazienti – ha detto il direttore generale – potevano trovare una risposta solo nelle strutture ospedaliere, cioe’ l’Hospice e l’Ambulatorio di Terapia del Dolore. D’ora in poi potranno usufruire del trattamento domiciliare, con il supporto di specifiche equipe multiprofessionali e multidisciplinari. In questo modo – ha aggiunto Mancini – garantiamo ai pazienti la possibilita’ di proseguire il loro percorso senza dolore. L’obiettivo e’ quello di garantire una migliore qualita’ di vita, laddove le terapie non possono piu’ sortire altri effetti. Per renderci conto della dimensione del problema – ha evidenziato – in Abruzzo ci sono oltre 3mila persone che si trovano in questa condizione, nella nostra provincia dovrebbe essere almeno 700-800 persone”. Mancini ha poi annunciato che l’Hospice, che attualmente conta nove posti, sara’ ampliato: “Puntiamo ad arrivare a 15-16 posti. Questo perche’ – ha spiegato – pur riuscendo a coprire con la terapia domiciliare la stragrande maggioranza delle necessita’, ci saranno sempre delle situazioni che richiedono una presa in carico globale e, quindi, persone che saranno piu’ tranquille e meglio seguite se sceglieranno l’Hospice vero e proprio”. Da parte sua, il prof. Spina ha espresso soddisfazione per l’attivazione del servizio “perche’ la domanda e’ tanta. E poi il fatto di permettere a questi pazienti di essere curati a casa con lo stesso livello ospedaliero, e’ un grande traguardo”. Spina ha poi reso noto alcuni dati dell’attivita’ dell’Unita’ Operativa del Dolore, Cure palliative Hospice, sottolineando che nel 2015 si contano 1392 prime visite (750 pazienti oncologici e 642 con dolore cronico). Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare integrata, sono 160 le prime visite e 903 i trattamenti domiciliari com infusori. Sono invece 199 i ricoveri all’Hospice, nel 98 per cento dei casi si tratta di pazienti oncologici. “Con questo progetto – hanno sottolineato Marisa Diodati e Rossana D’Amico – abbiamo creato una rete che mette in comunicazione e collegamento tutti i setting assistenziali”.