Avezzano. Generazione allo sbando e città sotto shock, dieci ragazzi, tutti giovanissimi, alcuni di loro minorenni, sono finiti nei guai in seguito a una tremenda rissa avvenuta qualche settimana fa nelle vicinanze della stazione di Avezzano.
Era il 30 marzo, intorno alle 22, residenti e passanti hanno assistito a una scena da far west, un folto gruppo di ragazzi ha dato il via a una mega rissa sotto gli occhi sbigottiti di diverse persone. Ragazzi tra i 16 e i 19 anni si stavano picchiando violentemente, è spuntato un coltello e uno straniero residente ad Avezzano è stato ferito a una spalla. La rissa sarebbe stata scatenata dal furto di un borsellino, ma le cause esatte di quanto accaduto sono al vaglio degli inquirente. La discussione è rapidamente degenerata in una colluttazione fatta di calci e pugni, e in un secondo momento è spuntata l’arma da taglio.
Il giovane straniero è stato soccorso immediatamente e trasportato in ambulanza all’ospedale di Avezzano, dove è stato dimesso il giorno seguente. Sul posto sono intervenuti i soccorritori e le forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto. La polizia, dopo aver fermato e portato in Commissariato il presunto aggressore, ha denunciato in totale dieci giovani, italiani e stranieri, e ha inviato un rapporto dettagliato alla Procura di Avezzano e a quella per i Minorenni dell’Aquila. Gli investigatori della Squadra Anticrimine, insieme ai poliziotti della Squadra Volante, hanno condotto sopralluoghi nei luoghi dove si è svolta la rissa, cercando di raccogliere tutti gli elementi utili a chiarire le dinamiche dell’episodio.