Pescara. “Ho depositato questa mattina, in qualità di consigliere comunale, un’interrogazione urgente a risposta scritta indirizzata al Sindaco Masci, per conoscere gli esiti della procedura di riapertura dei termini per la presentazione dell’ISEE ai fini dell’accesso alle tariffe agevolate per la mensa scolastica. La scadenza per presentare la documentazione, fissata dalla Delibera di Giunta n. 157 del 14 marzo scorso, è terminata qualche giorno fa”. Ha dichiarato Marco Presutti, del Gruppo Consiliare del Partito Democratico nel Consiglio Comunale di Pescara.
“Dopo mesi di dibattito e denunce contro l’ingiustificato aumento delle tariffe delle mense scolastiche, culminato con l’approvazione della Delibera 119/2025 a fine febbraio, la Giunta ha tentato di correre ai ripari con una tardiva riapertura dei termini per l’ISEE. Una misura tampone che, come era prevedibile, rischia di non essere sufficiente a sanare l’impatto negativo sulle famiglie pescaresi.
Negli ultimi mesi, come Partito Democratico abbiamo ripetutamente criticato la gestione della vicenda da parte dell’Amministrazione Masci e le scelte operate, denunciando:
- L’aumento indiscriminato delle tariffe rispetto agli impegni presi, definendolo una vera “stangata” per le famiglie.
- La mancanza di trasparenza e le discrepanze tra le tariffe annunciate e quelle potenzialmente applicabili.
- La scelta politica di gravare sui bilanci familiari invece di trovare soluzioni eque.
Ora che i termini sono scaduti è urgente sapere quanti nuclei familiari hanno effettivamente potuto beneficiare di questa ‘finestra’ e, soprattutto, quante famiglie, nonostante tutto, si ritrovano oggi a pagare la tariffa massima, non avendo potuto presentare l’ISEE nei tempi stabiliti. È fondamentale avere dati certi per capire la reale portata sociale di questa operazione.
La mia interrogazione chiede specificamente al Sindaco di fornire il numero delle famiglie che hanno presentato l’ISEE avvalendosi della riapertura dei termini e il numero di quelle che, alla data odierna, risultano ancora soggette alla tariffa piena.
Ho chiesto risposta scritta urgente perché la città merita chiarezza e risposte rapide. È necessario garantire equità e trasparenza nella gestione di un servizio essenziale come la refezione scolastica. Le famiglie pescaresi non possono essere le uniche a pagare il prezzo di scelte amministrative dissennate e non rispettose di diritti costituzionalmente garantite”.