Si è concluso con grande successo il convegno “Vinifera Vinum Villamagna, Valorizzazione della Vitivinicoltura della D.O.C. Villamagna”, un importante momento di confronto sul futuro del territorio e della sua vocazione vitivinicola.
L’evento, ospitato nell’Auditorium comunale dell’ex Chiesa San Francesco a Villamagna lo scorso 12 Marzo, ha registrato una straordinaria partecipazione, testimoniando l’interesse e la sensibilità del pubblico verso il futuro del territorio e della sua vocazione vitivinicola.
A fare gli onori di casa sono stati il presidente della Cantina Villamagna Franco Ferrara e Amerigo Orlando, Sindaco di Villamagna.
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto per presentare i risultati dello studio di zonazione condotto dall’Università degli Studi di Milano, sotto la guida del Prof. Lucio Brancadoro, con il contributo tecnico dei ricercatori Gabriele Cola e Davide Bianchi. Il progetto ha permesso di approfondire le caratteristiche pedoclimatiche e agronomiche della D.O.C. Villamagna, offrendo strumenti concreti per migliorare la qualità del vino e ottimizzare la gestione del vigneto.
Il progetto, denominato “Vinifera Vinum Villamagna” (3V), rientra nell’ambito della Misura 16.1 del Programma di Sviluppo Rurale Abruzzo 2014-2022, con l’obiettivo di studiare le relazioni tra il vitigno Montepulciano e i diversi ambienti che compongono l’area della DOC Villamagna.
Tra i punti più significativi emersi durante la discussione:
- La mappatura delle aree viticole per identificare le zone di maggiore vocazione.
- L’adozione delle migliori pratiche agronomiche per elevare la qualità delle uve.
- La creazione del “Manuale d’Uso del Territorio”, una guida operativa per i viticoltori locali.
Il Presidente Franco Ferrara ha evidenziato come la Cantina Villamagna sia stata pioniera nella creazione del disciplinare della DOC Villamagna, sottolineando: “La zonazione della Villamagna DOC ha un significato cruciale per la nostra comunità. Migliorare la qualità del nostro prodotto significa valorizzare l’intero territorio, portando benefici a produttori e operatori locali e rispondendo alla crescente domanda di vini legati alla territorialità”.

L’enologo della Cantina Villamagna, Riccardo Brighigna, ha sottolineato l’importanza degli strumenti forniti dallo studio per le aziende del territorio quale punto di partenza su cui costruire una più solida identità, mentre l’Assessore regionale all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha ribadito la volontà della Regione Abruzzo di sostenere iniziative mirate alla crescita del comparto vitivinicolo come questa, rientrante nel circuito dei Progetti Europei d’Innovazione. Il dirigente del Dipartimento Agricoltura della Regione Abruzzo Francesco Di Filippo ha ricordato nel dettaglio alcuni di questi progetti in corso.
Altri contributi sono arrivati da Alessandro Nicodemi, Presidente del Consorzio Vini Abruzzo, che recentemente ha presentato Ado Abruzzo, “Areali delle quattro D.O. Abruzzo per una caratterizzazione moderna”, lo studio sulla caratterizzazione dei territori delle quattro denominazioni a valenza regionale. Federico De Cerchio, rappresentante dell’associazione dei Produttori del Villamagna DOC, con un intervento molto lucido e deciso ha parlato nella necessità di investimenti in innovazione e ricerca per migliorare la reputazione del Villamagna DOC, con un occhio ai grandi brand e la certezza di poter annoverare il Villamagna Doc tra le eccellenze enologiche italiane.
Un passo avanti per il Villamagna DOC
La presentazione dello studio di zonazione segna un punto di svolta per il Villamagna DOC, fornendo strumenti scientifici per migliorare la produzione e rafforzare l’identità territoriale. Il “Manuale d’Uso del Territorio”, risultato chiave della ricerca, guiderà i viticoltori verso pratiche più sostenibili e performanti, favorendo la competitività del territorio.
Nota per essere una delle più piccole DOC d’Italia, Villamagna DOC si sta facendo notare per il dinamismo con cui si sta promuovendo sui mercati sia domestico che internazionale, grazie alla propulsione data dal gruppo di giovani produttori villamagnesi riuniti nell’Associazione Generazioni del Villamagna DOC, guidata dalla produttrice Katia Masci. Ne fanno parte aziende storiche del borgo teatino, alcune delle quali hanno già affrontato egregiamente il giro di boa del passaggio generazionale restituendo nuova vitalità al comparto, che impiega oltre due terzi degli abitanti: sono la Cantina Villamagna, Valle Martello, Torre Zambra, Cascina del Colle, Piandimare, Palazzo Battaglini.

La grande partecipazione e l’attenzione dedicata al dibattito sulla zonazione hanno dimostrato l’interesse concreto per un percorso di crescita e valorizzazione che può trasformare il Villamagna DOC in un simbolo ancora più riconosciuto della viticoltura abruzzese.
Adesso è importante iniziare a lavorare seriamente sul progetto e sul brand Villamagna DOC per stimolare gli operatori interessati sul territorio: tutto ruota intorno all’idea di #destinazioneVillamagnaDoc, più che un sogno una rivoluzione.