L’Aquila. Sottrae i denaro destinato al macero, per questo motivo M.M., bancario 50enne dell’Aquila, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di aver rubato dei soldi dalla Banca d’Italia in qualità di dipendente. Come riporta Il Centro l’uomo avrebbe prelevato una somma dal carico di banconote destinate al macero per circa 1.200 euro. I fatti, secondo l’accusa del pubblico ministero Stefano Gallo, titolare dell’inchiesta, sarebbero avvenuti all’inizio del 2014. Ad accorgersi che nei conti c’era qualcosa che non quadrava erano stati i superiori dell’accusato. Così si erano rivolti alle autorità per fare luce sull’accaduto. Erano partite le indagini ed era stato confermato l’ammanco di denaro. Accuse sempre respinte dal dipendente, nonostante la denuncia dei dirigenti. Due di loro erano addirittura stati accusati a loro volta dal bancario perché, a suo dire, avevano fatto delle dichiarazioni false sulla vicenda. Il dipendente della Banca d’Italia aveva sostenuto che le loro affermazioni non corrispondevano alla realtà dei fatti. Anche per tale motivo l’aquilano è finito sotto processo per calunnia. L’accusa principale rimane ovviamente quella di peculato per essersi impossessato di beni dello Stato.