L’Aquila. L’Uncem Abruzzo denuncia con forza il drastico taglio ai fondi destinati alle Riserve naturali regionali previsto dalla Regione Abruzzo per il 2025. La riduzione lineare del 22% delle risorse mette seriamente a rischio la sopravvivenza di un sistema di protezione ambientale costruito in decenni di lavoro.
“La Regione Abruzzo con un audace taglio lineare ha deciso di mettere in ‘riserva’ tutto il sistema delle riserve regionali”, dichiara Lorenzo Berardinetti, Presidente di Uncem Abruzzo, “dieci Riserve naturali regionali che ricevevano un contributo lordo annuale di 36.144,00 euro nel 2025 riceveranno solo 28.187,36 euro lordi. Decurtata l’IVA, restano soli 23.104,39 euro per sostenere tutte le attività previste”.
I numeri del sistema di protezione ambientale abruzzese sono significativi:
- 25 Riserve Naturali Regionali distribuite nelle quattro province
- Un parco regionale, tre parchi nazionali, un’area marina protetta
- 53 aree SIC (Siti di Importanza Comunitaria)
- Centinaia di migliaia di turisti accolti ogni anno
- Decine di operatori qualificati impiegati nella gestione delle aree
“Con questa cifra ridotta si dovrebbero sostenere le spese per il personale, spesso due o anche tre operatori che devono coprire i turni di apertura dei Centri Visite, monitorare i sentieri, fornire assistenza ai residenti, turisti, ricercatori, studenti, funzionari pubblici e giornalisti, realizzare i censimenti faunistici”, sottolinea Berardinetti.
Il taglio appare in contrasto con la recente modifica dell’articolo 9 della Costituzione, che ha introdotto tra i principi fondamentali la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. “Invece di incrementare le possibilità di sviluppo sostenibile delle aree interne, cercando anche di migliorare la dignità individuale dei numerosi operatori delle aree protette, si colpisce nel cuore delle singole riserve naturali regionali mettendo in crisi un sistema efficiente apprezzato in tutta Europa”, prosegue il presidente di Uncem Abruzzo. L’Uncem condanna con forza questa scelta e invita la Regione Abruzzo a ripristinare con urgenza le risorse sottratte al sistema regionale, aumentando il fondo a disposizione.