Teramo. Enrico Melozzi, in arte Melox, è una delle figure più rilevanti emerse negli anni dal panorama musicale e d’orchestra abruzzese. Si tratta di un violoncellista, compositore e direttore d’orchestra appunto, originario di Teramo.
Melozzi tende a rimarcare molto e con orgoglio le sue origini abbruzzesi e spesso, a fine esibizione, con la bacchetta fa il gesto come a mangiare arrosticini.
Dopo varie esperienze in realtà della musica di caratura nazionale, come Sanremo dove ha diretto diversi cantanti tra cui anche l’ospite di quest’anno Damiano David, Melozzi ha annunciato con grande emozione che nel prossimo giugno, per la prima volta, dirigerà uno spettacolo alla Scala di Milano.
“Qualche giorno fa vi avevo detto che stava per arrivare un annuncio importantissimo per me… eccolo.
Chi mi conosce sa che niente mi è mai stato regalato.
Questa non è solo una notizia, è il frutto di 30 anni di sacrifici, di lotte, di notti insonni, di chilometri infiniti, di prove nei garage freddi d’inverno e bollenti d’estate, di strumenti trasportati a mano su treni all’alba, di concerti in cui eravamo più noi sul palco che il pubblico in sala. È il segno che la musica, quando la insegui con il cuore, ti porta dove vuoi arrivare.
Dopo 9 volte a Sanremo, dopo aver fatto della musica la mia battaglia, oggi posso annunciare qualcosa di incredibile: il 4 giugno 2024 dirigerò alla Scala di Milano.
E lo farò con i 100Cellos, l’ensemble che io e Giovanni Sollima abbiamo fondato nel 2012. Un’idea nata per gioco, che sembrava pura follia, e che oggi ci porta in giro per il mondo, a dimostrare che la musica non ha confini, non ha regole, non ha limiti. Sarà uno spettacolo unico, un’esperienza che fonde teatro, parola e suono: Le parole di Alessandro Baricco, che sarà lui stesso sul palco con Stefania Rocca e Valeria Solarino.
Le musiche del più grande compositore vivente, il mio fratello d’arte Giovanni Sollima, che sarà anche violoncello solista.
Il 4 giugno 2025, la Scala ospiterà “Tucidide. Atene contro Melo”, un’opera potente prodotta da Holden Studios per la Fondazione Francesca Rava. Dall’Ariston alla Scala.
Due mondi diversi? No. Un solo grande viaggio. Perché la musica è UNA, senza barriere, senza etichette. Se è fatta con verità, se arriva dritta all’anima, è semplicemente MUSICA.
Il 4 giugno sarà una notte che ricorderò per sempre. Sarà un cerchio che si chiude, ma anche una porta che si apre su nuove sfide.Sarà un sogno che si realizza, ma che suona come un nuovo inizio”.
Queste le parole del direttore d’orchestra abruzzese.