Chieti. Il sindaco di Chieti Diego Ferrara ha scritto ai vertici della Regione Abruzzo e della Asl per chiedere la riapertura del Distretto sanitario di Chieti Scalo.
La lettera:
Gentilissimi,
con la presente e a fronte della comunicazione dello stralcio del progetto di casa di comunità nell’ex asilo Peter Pan, pervenutaci ieri da parte dell’attuale dirigenza della Asl 2, ci preme manifestare la nostra più seria preoccupazione per le negative conseguenze che tale scelta produce in merito ai servizi sanitari a beneficio della popolazione di Chieti.
Senza la soluzione individuata per il Peter Pan, che il Comune ha conferito in comodato gratuito alla Asl da quasi due anni e in attesa di definire la complessa situazione tecnica relativamente alla proprietà che era ormai in dirittura d’arrivo, migliaia di persone restano prive di servizi e prestazioni sanitarie, come capita ormai da sei anni, il tempo che ci separa dalla chiusura del Distretto sanitario di Chieti Scalo.
Le motivazioni che, da sindaco, mi spingono a perorare presso di Voi tale causa, sono tante. La più importante è certamente il bisogno di un presidio territoriale che dal novembre 2019 non esiste più nella parte più popolosa della città capoluogo di Provincia, Distretto che la Asl ha deciso di chiudere senza porre alcuna alternativa, nonostante fosse a servizio di una parte della città dove vivono e risiedono almeno 30.000 dei quasi 49.000 abitanti di Chieti, una popolazione costituita per lo più di persone anziane e di studenti universitari che da allora sono rimasti senza la copertura di laboratori e prestazioni sanitarie in loco.
Altra ragione urgente che mi spinge a chiedere un confronto sull’argomento è il fatto che, a breve, anche il consultorio, ospite di un immobile del Comune, diventerà impraticabile per lasciare spazio alla rigenerazione dell’edificio che è parte integrante del complesso della stazione di Chieti Scalo. L’urgenza è dettata dal fatto che l’intervento è reso possibile da un progetto finanziato con fondi PNRR e anche sul tema non siamo al corrente di alcuna sistemazione alternativa, pur avendo dato più una disponibilità in merito.
A fronte di tali situazioni siamo a chiederVi di riattivare il Distretto, non essendo la città in condizione di subire ulteriori perdite. Chieti Scalo non può rimanere ancora senza un presidio sanitario di tale importanza, né la Asl può lasciare che decisioni drastiche vengano a ricadere sulla vita e sui diritti dei nostri cittadini.
Confidando in un positivo riscontro, distinti saluti.