L’Aquila. “Il mondo dell’agricoltura abruzzese è in sofferenza: -653 imprese nel 2024, -486 nel 2023. Un risultato purtroppo prevedibile, dopo quello che è successo l’anno scorso con la peronospora e la siccità, sulle quali la Regione Abruzzo è intervenuta tardi e soltanto a seguito del Consiglio regionale straordinario chiesto dal Pd e dalle associazioni di categoria; inoltre gli strumenti messi in campo sono stati molto al di sotto delle esigenze effettive”. Ha dichiarato Daniele Marinelli, segretario regionale del Pd Abruzzo.
“Il problema della fauna selvatica in questi anni è stato completamente sottovalutato e non affrontato, e proprio in questo periodo ci sono dei ritardi per quanto riguarda le misure a favore delle imprese agricole. Per non parlare della gestione disastrosa dei consorzi di bonifica, cinque anni di commissariamento senza alcun miglioramento dei servizi e dei bilanci.
Questo dato rappresenta plasticamente le difficoltà del settore, ma anche l’incapacità dell’assessore regionale Emanuele Imprudente di far fronte alle necessità degli agricoltori. Si tratta degli stessi personaggi che avevano proposto la riperimetrazione del parco regionale del Sirente-Velino, bocciata clamorosamente dalla Corte Costituzionale, e l’estensione della caccia ai cervi, che ha provocato un’ondata di indignazione nazionale. Il mondo dell’agricoltura abruzzese non merita una gestione di questo tipo: Imprudente si dia una svegliata o si faccia da parte”.