Pescara. Il Vicepresidente del Consiglio Regionale Antonio Blasioli:
“Sono diversi all’orizzonte i cambiamenti per quanto concerne la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. E per la Provincia di Pescara le prospettive sono tutt’altro che rosee, perché la strada tracciata dalla Regione Abruzzo sembra andare in direzione di una privatizzazione, anche se parziale, di Ambiente SpA. Vediamo perché.
Lo scorso 23 gennaio, all’ordine del giorno della seduta della Prima Commissione del Consiglio, era prevista l’audizione del Direttore dell’Agir Abruzzo, Ing. Luca Zaccagnini. Costituita dalla Regione Abruzzo con la L.R. 36/2013 e divenuta operativa circa due anni fa, l’Agir è l’autorità che si occupa di rifiuti ed ha il compito, tra gli altri, di redigere il Piano di Ambito relativo alla loro gestione. Andando nello specifico, mediante il Piano di Ambito vengono individuati i sub-ambiti regionali e definite per questi ultimi le modalità di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Per cui, una volta approvato il Piano, scatta automaticamente la decadenza di tutti gli attuali affidamenti dei servizi di raccolta, che dovranno essere riaffidati in maniera unitaria all’interno del sub-ambito a un unico soggetto.
Il Direttore di Agir era stato convocato in audizione su mia richiesta per discutere di un emendamento presentato al cosiddetto “Milleproroghe”, che entra nel merito di questa scelta e consente, in quei territori in cui sono in corso di realizzazione impianti di biodigestione finanziati dal Pnrr – Teramo, Cupello e il lancianese –, di poter prorogare ai soggetti attuali l’affidamento del servizio anche a seguito dell’entrata in vigore del Piano di Ambito, cioè fino al completamento dei lavori per gli impianti.
Stando alle parole del Direttore, il destino per gli altri territori, in particolare per quello pescarese, sarebbe invece segnato. Il Piano di Ambito in corso di redazione sembra prevedere infatti per la nostra Provincia la nascita di una società mista pubblico-privato per la gestione del servizio. In poche parole, una società partecipata al 51% da una società di natura pubblica – tutto lascia pensare che sia Ambiente SpA- e al 49% da un socio privato da individuare tramite una apposita gara.
Ci troviamo di fronte in sostanza a un’ipotesi di parziale privatizzazione di Ambiente. Uno scenario già paventato lo scorso 12 gennaio dalle organizzazioni sindacali e su cui il Sindaco non ha mai fornito rassicurazioni né ha mai ritenuto di dover fornire risposte, peccato che come tutti gli altri Sindaci abruzzesi sarà presto chiamato a votare il Piano di Ambito nell’Assemblea dei Sindaci dell’Agir.
Ci aspettiamo dunque che dopo questo prolungato silenzio il Sindaco prenda finalmente posizione rispetto all’indirizzo assunto dall’Agir e avallato, immaginiamo, dalla Giunta Marsilio. Ci auguriamo soprattutto che sia pronto a battersi con forza per la tutela di Ambiente dato che il Comune di Pescara detiene l’85% delle quote della società. E ci aspettiamo facciano lo stesso anche i consiglieri regionali di maggioranza del pescarese, dato che il nostro territorio, alla luce della proposta di proroga all’esame del Consiglio Regionale, sembra il più penalizzato. Occorre però intervenire tempestivamente prima che sia troppo tardi.”