Pescara. Il sindaco di Pescara Carlo Masci e il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri:
“Dopo i ripetuti allarmi del 2021, del 2022 e del 2023 su presunti addii a Pescara, l’avvocato Carla Tiboni torna a paventare il trasferimento dei Premi Flaiano in un’altra località abruzzese, fino ad oggi non meglio precisata. Un annuncio che non ci sorprende (vista la reiterazione) ma che è fonte di rammarico, esattamente come era accaduto negli anni scorsi, tanto più che l’avvocato Carla Tiboni non ha ritenuto opportuno comunicare alcunché all’Amministrazione comunale di Pescara che pure ha ampiamente finanziato la realizzazione delle precedenti edizioni, non solo con i contributi annuali, che la giunta Masci ha di gran lunga aumentato rispetto alle precedenti giunte, ma anche con il pagamento degli allestimenti in piazza, sempre a carico del Comune. Migliaia e migliaia di euro dei cittadini, si badi bene, e non di questa o di quella giunta comunale.
Qualcosa, però, non torna, perché per il 2025 il Comune di Pescara e la Regione Abruzzo, che agiscono in perfetta sintonia, hanno previsto di finanziare i Premi Flaiano con una somma superiore allo scorso anno. Nello specifico, lo stanziamento totale previsto per il 2025 sarebbe pari a 80 mila euro (di cui 20mila euro del Comune e 60mila per la Regione) più l’allestimento del palco a carico del Comune, a fronte dei 75 mila euro del 2024 (50mila euro del Comune, più 23mila euro circa per l’allestimento in piazza, sempre a carico del Comune, e 25mila della Regione). Sono cifre che testimoniano la grande considerazione di Comune e Regione nei confronti dei Premi, del loro significato e del loro valore per la città e per l’intero Abruzzo. Una attenzione in termini di risorse che, per inciso, andrebbe parimenti assicurata anche ad altre realtà del territorio che si spendono dodici mesi l’anno per promuovere eventi culturali.
Nasce da questi numeri e da queste riflessioni l’amarezza per ciò che è accaduto nelle ultime ore perché, rileggendo anche le dichiarazioni degli anni scorsi dell’organizzatrice dei Premi Flaiano, emerge sempre un velato vittimismo, sembra sempre che ci sia qualcuno, all’interno delle istituzioni, che vorrebbe la manifestazione via da qui. Non è affatto così, va detto a chiare lettere, e d’altronde lo dimostrano le somme elargite fino ad oggi e quelle che Regione e Comune sono pronte ad elargire anche per il 2025: se poi questa attenzione ai Premi mina la serenità dell’avvocato Tiboni, evidentemente c’è qualcosa che ci sfugge. Non abbiamo dubbi sul fatto che i Premi Flaiano debbano rimanere a Pescara, ma capiamo anche che la scelta sia interamente nelle mani dell’Associazione proprietaria dei Premi stessi che hanno un senso qui a Pescara, nella città natale di Flaiano. In ogni caso questo illustre pescarese rimarrà un punto di riferimento assoluto per la sua città e continueremo a valorizzarne la figura e l’attività”.