Pescara. “Pescara 1860 – 1960 e oltre in ricordo di Raffaele Colapietra”. E’ il titolo della giornata di studi organizzata dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Chieti e Pescara e dal Comune di Pescara, per venerdì, 24 gennaio, alle ore 17, nell’aula magna del liceo D’Annunzio. A moderare l’incontro sarà Enzo Fimiani. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Carlo Masci, della dirigente scolastica Antonella Sanvitale e della Soprintendente Chiara Delpino, seguiranno gli interventi dei relatori che sono Stefano Trinchese, Licio Di Biase, Claudio Varagnoli, Aldo Giorgio Pezzi e Federico Giannini.
Questo appuntamento, spiega dalla Soprintendenza Aldo Giorgio Pezzi, “ha come primo obiettivo quello di ricordare lo straordinario contributo culturale offerto dal prof. Colapietra, scomparso di recente e tra le figure più rilevanti della storiografia abruzzese del Novecento. Sulle vicende storiche di Pescara dall’Unità al Dopoguerra, il suo volume Pescara: 1860-1960, edito nel 1980, ha rappresentato una pietra miliare negli studi storici sulla città, ispirando molti studiosi successivi che sul solco di un approccio storiografico rigoroso e filologico, hanno approfondito ulteriormente le ricerche fornendo a loro volta validi contributi per la conoscenza della città e la salvaguardia del suo patrimonio costruito (Di Biase, Varagnoli, Palladini).
Il volume “Pescara: 1860-1960” offre inoltre lo spunto per affrontare temi di assoluta attualità nell’ambito della conservazione del patrimonio culturale cittadino, per il quale come è noto la Soprintendenza svolge azione di tutela e valorizzazione di concerto con l’Amministrazione Comunale. In particolare, la recente campagna di catalogazione promossa dal Ministero della Cultura sul patrimonio architettonico dal Dopoguerra ad oggi consente di porre l’attenzione su di un’ampia porzione di edifici del Contemporaneo che richiedono attenzione e cura, oltre che un approfondimento conoscitivo utile a sensibilizzare la collettività sulla tutela di edifici non sempre pienamente compresi”, conclude Pezzi.