Chieti. “Questa mattina, presso il Tribunale di Chieti, si e’ sancito un altro duro colpo per il mondo delle ingiustizie e delle discriminazioni”. Lo afferma il segretario generale della Fiom della provinciadi Chieti Davide Labbrozzi. Infatti, il giudice ha condannato la Tekal SpA di San Giovanni a reintegrare immediatamente un lavoratore, sindacalista Fiom, annullando di fatto il licenziamento messo in atto nei suoi confronti alcuni mesi fa. La Tekal occupa circa 260 dipendenti e produce testate in alluminio per auto. I lavoratori sono impiegati anche in una fonderia. Massimo Chiavaroli, questo e’ il nome del delegato sindacale della Fiom, era stato licenziato, a nostro avviso – sostiene Labbrozzi – perche’ troppo bravo nello svolgere il suo lavoro di sindacalista e di rappresentante della sicurezza. Infatti, la sentenza, fa emergere il carattere antisindacale del provvedimento di licenziamento. E’ bene precisare che Chiavaroli fu licenziato in seguito ad alcune iniziative di carattere sindacale e legate alla sua funzione di RLS, lavoro che mirava, tra l’altro, a sottolineare il valore della sicurezza delle persone che lavorano. La sentenza, raggiunta anche e soprattutto grazie al lavoro dell’avvocato della Cgil, Domenico Sciorra di Lanciano, ha ribadito che con la giustizia italiana non si scherza, che le persone vanno rispettate, proprio come va rispettata le Legge dello Stato Italiano. Il Tribunale di Chieti – fa quindi sapere Labbrozzi – ha ordinato alla Tekal di rimuovere tempestivamente il provvedimento antisindacale e, di conseguenza, la riassunzione del lavoratore. Si precisa che l’Azienda ha gia’ comunicato alla Fiom che Chiavaroli tornera’ a svolgere la sua attivita’ lavorativa a partire da lunedi’ 27 giugno. La Tekal dovra’ pagare tutte le spese processuali”.