L’Aquila. Con un nuovo comunicato il comitato aquilano – che nei giorni scorsi ha anche scritto una lettera al Presidente della Repubblica – commenta gli ultimi sviluppi dopo la conferenza dei dirigenti e la nota della amministrazione comunale: «Una premessa importante: siamo contro gli allarmismi, ma allo stesso modo siamo contro le rassicurazioni di facciata.
L’amministrazione scrive che ha rispettato le prescrizioni di legge. Vero, mai messo in dubbio: le norme prevedono, come riporta il resoconto, che “nel caso delle verifiche sismiche non sussiste l’obbligatorietà e improcrastinabilità degli interventi di miglioramento o adeguamento sismico”, ed “è accettabile un livello di sicurezza inferiore a quello richiesto per le nuove costruzioni”. La nostra battaglia sin dal 2015 è stata di richiedere la messa in sicurezza degli edifici scolastici pubblici attraverso l’adeguamento sismico. Perché accettare un “livello di sicurezza inferiore”, quando L’Aquila è un territorio così sismico? Ne va della vita dei nostri figli.
Scopriamo poi con stupore che l’Amministrazione Comunale dichiara di avere degli indici di vulnerabilità Lc1 (livello di conoscenza “sommario”). Sono stati necessari 10 anni di battaglie dei Comitati dal 2015, e le legittime richieste dei genitori e della Dirigente Scolastica, per far scoprire al Comune oggi l’opportunità di una conoscenza “completa” (Lc3)? Perché solo adesso questa decisione di approfondire, e non anni fa? Viene da chiedersi come oggi il Comune dell’Aquila possa conoscere lo stato delle scuole comunali, per la vulnerabilità sismica, se ha indici di vulnerabilità “sommari”. Parliamo – e abbiamo sempre parlato dal 2015 – della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici, non della loro agibilità sismica.
Nel resoconto e nella nota compare più volte il termine “pianificazione” degli interventi. Su questo punto chiediamo il supporto del Sindaco: abbiamo cercato questa pianificazione ma non l’abbiamo trovata. Questa pianificazione, e il citato “Piano delle Scuole”, è forse il piano di assetto dell’edilizia scolastica, approvato con la delibera n.356/2019? Non abbiamo trovato altro, ma abbiamo dubbi: nel piano allegato alla delibera n.356/2019 su 20 plessi mancano i dati di vulnerabilità sismica di 7 scuole. E i dati delle scuole presenti nel documento del 2019 sono gli stessi forniti dal Comune a ottobre 2024: in questi 5 anni quali interventi di miglioramento/adeguamento sismico sono stati eseguiti? Tra l’altro nel piano si parla di una “metodologia che permetterà al Comune di ottenere una valutazione univoca ed omogenea della sicurezza sismica degli edifici scolastici attualmente in uso”. Era il 2019: dove è questa metodologia?
La gestione di tutti questi aspetti non è un problema di fondi: nel PNRR c’erano 4 miliardi di euro per l’adeguamento sismico delle scuole. Il Comune dell’Aquila quanti ne ha richiesti?
Il sindaco parla poi di “allarme ingiustificato”: ma in base a quali dati oggettivi si può affermare che l’Amministrazione Comunale sta gestendo la vulnerabilità sismica delle scuole comunali? In ogni caso, qualunque sia il livello di conoscenza, i calcoli che si fanno per la valutazione di vulnerabilità sismica derivano da metodi scientificamente riconosciuti ed indicati dalla normativa. Si tratta di metodi di calcolo indicati in normativa, e tutti scientificamente e tecnicamente validi. A conferma di questo, un mese fa, nella Delibera di Giunta n. 577 del 10.12.2024 la Giunta e lo stesso Sindaco – che era presente – scrivono che “a seguito di verifiche di vulnerabilità sismica l’edificio mostra indici di sicurezza inferiori a quelli previsti dalla normativa”. Confermano quindi nei fatti che gli indici di vulnerabilità forniti sono validi e veritieri. La Delibera è relativa all’edificio “scuola statale primaria del Torrione”, ma ci sono almeno altri 9 plessi con indici simili a quelli della Scuola Torrione o sotto la soglia di 0.6, stante ai dati forniti dal Comune. E’ quindi tutto “allarmismo ingiustificato”? E’ errata la delibera, o la nota e il resoconto?
Il sindaco può aiutarci a rispondere a tutte queste domande?
Il sindaco può aiutarci a rispondere a tutte queste domande?
Siamo nel 2025 e leggiamo di “approfondire ulteriormente”, “primo passo”: poteva essere scritto nel 2009. Poteva essere dichiarato nel 2017. Leggerlo oggi dà la sensazione che nel 2025 la vulnerabilità sismica delle scuole comunali a L’Aquila sia – ancora – all’anno zero».