Pescara. Riflettori sul consigliere della Regione Abruzzo, Vincenzo D’Incecco, per una frase riportata sul suo profilo Facebook. Una citazione che ha scatenato reazioni quando lo screen del suo post è diventato virale su Whatsapp.
Il consigliere ha riportato la frase di Massimo Morsello in un post pubblicato proprio il giorno della ricorrenza della Strage di Acca Larentia, con una foto di tre candele accese. Si tratta di una frase controversa perché è una citazione tratta dalla canzone “Canti Assassini”, composta dall’ex terrorista italiano dell’area dei Nuclei armati rivoluzionari.
“E la vita ridendo ci prese per mano, ci levò le catene per portarci lontano”. è questa la frase estrapolata dal brano di Morsello, oggi cantautore, che ha legato il suo nome a episodi di estrema violenza politica durante gli anni di piombo. Sebbene il testo sembri evocare un messaggio di liberazione e speranza, il suo legame con l’autore, noto per il suo passato di militanza nei gruppi terroristici e condannato a 8 anni di carcere per costituzione di banda armata e associazione sovversiva, ha acceso il dibattito. La pubblicazione della frase da parte di D’Incecco, assessore in carica e membro di un partito di centrodestra (Lega), è avvenuta proprio il 7 gennaio, data che segna il 47° anniversario della Strage di Acca Larentia, un episodio tragico che ha visto l’uccisione di tre giovani neofascisti da parte di un commando di estrema sinistra. La strage è un simbolo della violenza politica degli anni Settanta e continua a essere un tema molto sensibile per la memoria storica del Paese. La scelta dell’assessore, in quanto rappresentante istituzionale di una regione italiana, di pubblicare il testo della canzone e di aver dato così visibilità in tale contesto e frangente a una figura con un passato legato al terrorismo e alla violenza politica, è stato ritenuto inopportuno.