Giulianova. Abbandonata in un bosco, nuda e semicarbonizzata. La tragica fine di Fabiana Piccioni, trovata cadavere ieri in una zona rurale a Giulianova, ha sconvolto l’intero territorio. Oggi è previsto l’esame autoptico che dovrà chiarire le circostanze che hanno portato alla morte della 46enne.
Il corpo, che è stato identificato grazie a un tatuaggio, da una prima ricognizione cadaverica, non presenterebbe ferite evidenti. L’autopsia verrà eseguita dal medico legale Antonio Tombolini, su delega del pm Greta Aloisi. Fabiana Piccioni era scomparsa da casa da una settimana ed era stato ipotizzato l’allontanamento volontario. Ieri, nel primo pomeriggio, il suo corpo parzialmente bruciato è stato avvistato da alcuni cacciatori nelle campagne di Giulianova. L’ipotesi principale è quella di un femminicidio e successivo tentativo di occultare il cadavere tra la vegetazione, dove qualcuno ha tentato di dare fuoco al cadavere. Le fiamme, con ogni probabilità, potrebbero essersi spente dopo poco, lasciando il corpo semi carbonizzato.
“Dalle prime informazioni che arrivano in Comune”, ha spiegato il primo cittadino Jwan Costantini, “siamo davanti a un femminicidio, a un delitto efferato che mai Giulianova aveva visto prima. La città è scossa. La donna era scomparsa due giorni fa. Non la conoscevo, so che si era candidata alle elezioni comunali del 2019. Attendiamo gli sviluppi dalle indagini. La zona del ritrovamento è periferica, l’abbiamo chiusa per consentire i rilievi degli investigatori. Ci sono molte telecamere nell’area, speriamo che qualcuna possa dare risposte ai tanti dubbi”.
La 46enne Fabiana Piccioni uccisa e bruciata, era scomparsa da una settimana: è giallo