Teramo. Continua la vicenda che ha visto l’annullamento del Bando del direttore della Uoc Neurochirurgia di Teramo, deliberato il 7 novembre 2023. Il ricorso presentato da Nannavecchia, neurochirurgo con 15 anni di servizio nella stessa struttura, contro la Asl contestava la validità dell’avviso pubblico per la nomina del Direttore dell’Unità Operativa, recentemente trasformata in “Neurochirurgia della colonna”. Il ricorrente riteneva che l’avviso fosse stato redatto in modo da favorire un candidato specifico, violando i principi di imparzialità, buona fede e correttezza.
L’avviso richiedeva competenze che secondo il ricorso non erano strettamente legate alla chirurgia della colonna. Questo restringeva ingiustificatamente il numero di candidati idonei. Nannavecchia ha tentato di dimostrare le sue tesi e ha chiesto al Tribunale di dichiarare l’invalidità e la nullità della Deliberazione e dell’avviso pubblico, con la conseguente obbligo per la Asl di emanare un nuovo avviso che rispettasse i principi di legalità, imparzialità e buona fede. La questione è quindi finita davanti al tribunale ordinario di Teramo, il 23 ottobre 2024, nella causa civile tra Nannavecchia e la Asl di Teramo. La causa si è conclusa con un accordo transattivo. L’attore sembrava aver ottenuto ciò che chiedeva (l’annullamento del bando) e la Asl aveva accettato la transazione per evitare ulteriori sviluppi giudiziari
L’attenzione si è spostata quindi poi sul nuovo bando pubblicato sul sito della Asl di Teramo a cui hanno risposto ben 14 neurochirurghi da tutta Italia, ma i nomi, almeno fino a qualche ora fa così risultava, sono ancora in omissis. Nel bando viene ribadita la necessità dell’istituzione di una Neurochirurgia della colonna anche se in realtà l’Unità operativa della Colonna non è stata ancora adottata con atti aziendali ufficiali dalla Asl di Teramo. Infatti, l’atto aziendale che ne parla, giace ancora sui banchi del consiglio regionale.
A tal proposito Daniela Torto del Movimento 5 Stelle presenta un’interrogazione parlamentare con la seguente premessa:
“Tale situazione può avere ripercussioni su trasparenza, imparzialità ed efficienza dell’intero procedimento concorsuale e potrebbe incidere negativamente sulla qualità del servizio sanitario, in questo caso, riferibile alla continuità assistenziale neurochirurgica, oltre che minare la fiducia dei pazienti verso la sanità locale.”
Prosegue la Deputata:
“Chiedo se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto esposto nelle premesse e quali iniziative intendano adottare sia ai fini della verifica del piano di rientro dai disavanzi del sistema sanitario abruzzese e delle garanzie dei Lea e sia ai fini dei procedimenti di selezione pubblica dei primari, come nel caso della neurochirurgia, siano sorretti da atti programmatori/organizzativi aventi i caratteri di certezza, stabilità, imparzialità e trasparenza.”
Si rimette quindi al giudizio del Ministro della salute, del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro per la pubblica amministrazione la risposta alle interrogazioni avanzate in data 7 gennaio.
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