L’Aquila. Il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di L’Aquila in controtendenza rispetto al trend nazionale: parti in aumento nel 2024. L’incremento, pur non essendo marcato, assume un valore importante perché, a fronte di un netto e generalizzato calo demografico a livello nazionale, certifica comunque una ripresa della natalità nell’area dell’aquilano e, di riflesso, la fiducia delle donne nella qualità delle prestazioni offerte dal reparto, di cui è responsabile il dott. Gabriele Iagnemma, operante nell’ambito del Dipartimento materno infantile diretto dalla dott.ssa Sandra Di Fabio.
Nel 2023 i parti furono 708 mentre nel 2024 hanno toccato quota 743, con un incremento di 35 nascite.
L’inversione di tendenza, sancita dal riscontro numerico, è di buon auspicio per l’anno appena iniziato, tenendo conto che l’ospedale aquilano richiama utenti anche da alcune province della Regione potendo disporre del servizio di neonatologia, diretto da Di Fabio, che offre prestazioni di alta qualità per i parti prematuri, a partire dalla 23esima settimana di gravidanza. Un tipo di assistenza nella quale il San Salvatore si distingue da anni e che si avvale di qualificate professionalità.
Tra le voci attive dell’attività di ostetricia e ginecologia, peraltro, va annoverata anche quella relativa al parto indolore che, nel corso del 2024, ha segnato un netto aumento: lo scorso anno questa scelta è stata fatta da 170 donne a fronte delle 117 del 2023, marcando un incremento di 53 procedure.
Segnali positivi molto significativi perché maturati in una congiuntura sempre più critica per i livelli demografici e che sono legati al sostegno assicurato dalla direzione aziendale, guidata dal manager Ferdinando Romano, alla professionalità degli operatori di ostetricia e ginecologia e al team degli anestesisti rianimatori, facente capo al prof. Franco Marinangeli, che rende possibile la partoanalgesia con una copertura H 24 del servizio, 7 giorni su 7.
A questo proposito va ricordato, tra i molteplici servizi di cui l’utenza può fruire, l’attivazione, oltre un anno fa, di un ambulatorio dedicato alla sicurezza del percorso nascita a cui le donne possono accedere a partire dalla 32esima settimana per la valutazione anestesiologica, propedeutica alla partoanalgesia ma utile anche in caso di taglio cesareo.