L’Aquila. Nel mese di ottobre, la FILCAMS CGIL della Provincia dell’Aquila aveva depositato un ricorso ex art. 28, legge n. 300/1970, affermando l’esistenza di condotte antisindacali da parte della società DANTE LABS.
Invero, l’azienda, dopo aver comunicato alla scrivente O.S., nel mese di agosto, l’intenzione di fruire degli ammortizzatori sociali, assumendosi, in quell’occasione, l’impegno di fornire la documentazione comprovante la situazione economico-finanziaria della società, nonché un piano industriale di rilancio dell’attività d’impresa e di salvaguardare i livelli occupazionali e salariali allora attuali, aveva avviato, nel mese successivo, una procedura di licenziamento collettivo per n. 13 unità. E ciò, omettendo di comunicare alla scrivente O.S. le informazioni necessarie sul punto, corredate dalla relativa documentazione, peraltro comminando contestualmente altri numerosi licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo, all’insaputa della FILCAMS CGIL.
Ebbene, in data 16 dicembre, il Tribunale dell’Aquila ha accolto il ricorso di cui sopra, dichiarando l’antisindacalità della condotta della DANTE LABS.
Invero, l’azienda, mancando di comunicare alla scrivente O.S. le proprie reali intenzioni ed omettendo di fornire alla stessa i documenti e le informazioni necessarie a permettere alla FILCAMS CGIL di conoscere l’effettiva situazione economico-finanziaria della società e, per l’effetto, di valutare correttamente le possibili relative ricadute sui livelli occupazionali e salariali, ha, di fatto, impedito alla scrivente O.S. di intervenire a difesa dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolti.
Lavoratori e lavoratrici che, è bene ricordare, non percepiscono la retribuzione da oltre tre mesi e che, in molti casi, sono stati costretti a dimettersi per giusta causa, anche in questi giorni, per poter accedere alla NASPI e, in tal modo, percepire almeno in parte un sostegno al reddito mensile, in luogo della retribuzione che la società da mesi nega loro.
Stanti i fatti, quindi, il Tribunale dell’Aquila ha ordinato alla DANTE LABS di fornire, entro la settimana corrente, “copia dei bilanci di esercizio relativi agli anni 2022 e 2023, di tutti i contratti di lavoro, anche a tempo determinato ed in somministrazione, conclusi in tali anni e dei dati, aggregati per committenti, relativi al fatturato aziendale negli stessi periodi ed ai ricavi realizzati e attendibili in relazione alle operazioni in corso ed a quelle previste secondo le prospettive di prosecuzione dell’attività industriale, che ne rispecchiano l’andamento negli ultimi diciotto mesi”, condannando, peraltro, la società al pagamento delle spese processuali.
Vittoria, questa, per la FILCAMS CGIL, che continuerà la battaglia per la tutela del diritto al lavoro e al salario dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolti.