“Il Si-Bim (Sistema informativo dei Bacini Imbriferi Montani) è una piattaforma di knowledge management che serve a supportare il processo di manutenzione economico- amministrativa nonché strategica dei BIM, per tutte le amministrazioni competenti.
Il sistema dei BIM, nell’arco di 71 anni dalla sua costituzione, è stato oggetto di numerose trasformazioni che lo hanno condotto a una frammentazione amministrativa che ad oggi è purtroppo priva di un coordinamento nazionale”.
Lo ha dichiarato Tommaso Dal Bosco, direttore generale di FEDERBIM (Federazione Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano) nel corso del suo intervento sulla Giornata Internazionale della Montagna, i cui eventi sono ospitati nei giorni 13 e 14 dicembre dai comuni del cuneese Frabosa Soprana e Frabosa Sottana, e dove il Direttore Dal Bosco ha presentato il nuovo sistema informativo dei BIM.
“La funzione del SI-BIM-ha spiegato-è quindi quella di assistere le amministrazioni centrali su vari profili di competenza, tra i quali possiamo annoverare il sistema di digitalizzazione dei Bim, utile al fine di: accertare l’ammontare dei sovracanoni, dei debitori, dei creditori e monitorare l’esecuzione delle rispettive obbligazioni assicurando la piena applicazione della legge 959/53; rafforzare la capacità di dare al territorio risposte corrette in termini di decretazione sui perimetri e le ripartizioni per la soluzione delle numerose crisi territoriali; elaborare strategie finalizzate all’ attuazione e al finanziamento delle politiche territoriali connesse al green deal europeo (Comunità energetiche rinnovabili, Green Communities ecc.).
Questi sono solo alcuni dei temi -ha precisato Dal Bosco- ma non possiamo dimenticare altri aspetti fondamentali come l’attuazione di politiche energetiche e ambientali dei consorzi Federbim o, in ultimo ma non per importanza, l’efficientamento delle pratiche di riscossione e gestione dei fondi a beneficio delle politiche di sviluppo socio-economico e ambientale della montagna. Per raggiungere questi obbiettivi- ha concluso il Direttore di Federbim- sarà fondamentale l’apporto della scienza e della tecnologia, e un uso capillare dell’intelligenza artificiale che permetterà una lettura sempre più raffinata dei flussi territoriali”.
“Quando ci è stato chiesto un contributo sulle risorse idriche per il Libro Bianco sulla Montagna, abbiamo cercato come Federbim di proporre una riflessione che comprendesse il tema della multifunzionalità delle risorse idriche e del ruolo dello stoccaggio fondamentale in montagna. L’obiettivo del nostro lavoro è stato sottolineare il valore ambientale, economico e sociale dell’acqua e la sua forte connessione con le sfide che porta con sé la transizione ecologica”, così ancoraGianfranco Pederzolli, Presidente Federbim, intervenuto durante le celebrazioni per la giornata internazionale della montagna in merito alla presentazione del ‘Libro Bianco sulla Montagna’ e le sfide che il contesto montano dovrà affrontare.
E ha proseguito “tuttavia oggi vorrei soffermarmi specificamente sul tema dell’idroelettrico, che rappresenta una delle questioni cardine per il futuro delle risorse idriche del paese. L’idroelettrico raffigura storicamente la trasformazione del contesto montano, oltre che una preziosa fonte di energia rinnovabile. Da sempre ha lasciato il segno sull’economia, sul paesaggio e sulla cultura locale”.