Torrevecchia Teatina. “Uno degli aspetti che rende particolarmente apprezzato il nostro corso di laurea è quello di preparare gli studenti alle richieste del mondo del lavoro e così, oltre alle professioni legali tradizionali – avvocatura, magistratura e notariato -, riusciamo a intercettare anche le nuove tendenze attraverso i percorsi formativi di esperto legale in scienze criminalistiche, esperto legale nelle pubbliche amministrazioni e diritto ed economia per le imprese”.
Così il professor Marco Angelone, presidente del corso di laurea in Giurisprudenza all’Università telematica “Leonardo da Vinci” (Unidav) e docente della “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara.
Un legame solido quello tra le due università, tradizionale e telematica, e a tal proposito Angelone sottolinea: “Io per primo sono sia presidente del corso di laurea all’Unidav che docente alla ‘d’Annunzio’, un aspetto che arricchisce non solo noi docenti, che abbiamo modo di confrontarci con due realtà diverse, ma che rappresenta un valore aggiunto anche per gli studenti. Una formula vincente perché eleva la qualità e amplia la possibilità di avere una formazione più completa”.
Unidav, nata nel 2004 e sostenuta proprio dalla Fondazione dell’Università “G. d’Annunzio”, con sede a Torrevecchia Teatina, conta 600 studenti ed è l’unica tra le 11 telematiche italiane a essere collegata a un’università statale. L’università telematica, oltre a offrire un percorso universitario triennale in Scienze dell’educazione e della formazione, uno magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, e master di I e II livello in Educazione e formazione, Economia e management, Salute e benessere, e da questo autunno in Nutrizione e clinica sportiva, promuove anche numerosi corsi di Alta formazione e di perfezionamento.
“I dati sulle iscrizioni ci dicono che il numero di diplomati che accedono al corso di laurea in Giurisprudenza è in continua crescita – aggiunge Angelone – All’Unidav, dove gli studenti possono contare su percorsi formativi flessibili, è concreta la possibilità di accrescere il proprio bagaglio di conoscenze in ambiti sempre più richiesti, un’opportunità reale di inserimento nel mondo del lavoro. Inoltre, l’università telematica intercetta soprattutto studenti-lavoratori, che utilizzano questa flessibilità per superare barriere organizzative e logistiche che renderebbero loro impossibile frequentare le lezioni, migliorando così anche le loro posizioni”.
“Ci sono due aspetti che caratterizzano l’università telematica che potrebbero essere anche estesi all’università tradizionale – spiega – Mi riferisco in particolare alla didattica tutoriale, partendo quindi dal ruolo guida dei tutor, figure fondamentali per il supporto agli studenti e che facilitano un percorso di studio sicuramente complesso; e poi alla didattica interattiva, per un contatto costante ed equilibrato con i docenti. Due caratteristiche innovative che l’università tradizionale sta cercando di acquisire”.
“Per questo invito sempre a guardare non solo ai contenuti e alle opportunità offerte dai corsi, ma anche al metodo di studio”, conclude Angelone.