L’Aquila. La rassegna “I Nibelunghi al cinema”, che si svolgerà dal 26 al 28 novembre all’Aquila, chiude il programma delle Attività culturali dell’Università degli Studi dell’Aquila per il 2024. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con L’Aquila Film Festival e comprende tre proiezioni e una giornata di studi sul tema.
L’evento offre uno sguardo sulle interpretazioni cinematografiche del poema dei Nibelungi, il più importante poema epico germanico. “Die Nibelungen”, il capolavoro di Fritz Lang del 1924, di cui ricorre il centenario, sarà affiancato dalla versione di Giacomo Gentilomo del 1958 e dal film muto di Mario Caserini del 1912, prima versione filmica in assoluto della materia nibelungica. L’opera “Sigfrido” di Caserini è rarissima, l’unica copia sopravvissuta di cui si ha notizia si trova al National Film Archive di Tokyo e la sua sola proiezione “postuma” è stata al festival “Il Cinema ritrovato” di Bologna nel 2019.
Il Dipartimento di Scienze umane di UnivAQ ospiterà la tavola rotonda finale per riflettere, tra specialisti di diverse provenienze, sulla fortuna e sulle interpretazioni del poema, in particolare nell’ambito italiano, ancora poco studiato.
Di seguito il programma della Rassegna:
martedì 26 Novembre
Sala Rossa GSSI Ore 19:00
Sala Rossa GSSI Ore 19:00
Sigfrido, di Mario Caserini (1912)
Mario Caserini, Sigfrido, 1912, 34 Min. Per gentile concessione del Nfaj. Presenta Angela Fabris.
Musiche di sala di Doriana Legge
Musiche di sala di Doriana Legge
In vista del centenario della nascita di Richard Wagner, nella primavera del 1912 la Casa di produzione cinematografica Ambrosio, decise di produrre due film tratti dall’opera del compositore, Parsifal e Siegfried, entrambi diretti da Mario Caserini, con sceneggiatura di Arrigo Frusta e fotografia di Giuseppe Angelo Scalenghe. I film hanno in comune la raffinata estetica visiva, in cui gli attori posano e si muovono secondo logiche geometriche in 88 inquadrature caratterizzate da una notevole profondità di campo. I film wagneriani prefigurano così la bellezza quasi formalista di Ma l’amor mio non muore! (1913). Le opere suscitarono accesi dibattiti.
Un critico giapponese scrisse: “il film si ispira a l’Anello del Nibelungo di Richard Wagner, eminente artista ottocentesco. È molto distante dall’originale, ma le ninfe che cantano sulle sponde del Reno, Krimhilde, con la sua splendida chioma bionda, che brandisce la spada… è un film elegantemente patinato” (Hiroshi Komatsu, “Kinema record”, novembre 1914).
martedì 26 novembre
Palazzetto dei Nobili ore 20:30
Palazzetto dei Nobili ore 20:30
Die Nibelungen: Siegfried, di Fritz Lang (1924). Presenta Mirko Lino
Sigfrido, il figlio del re Sigismondo uccide il nano Alberico, guardiano del grande tesoro del popolo dei Nibelunghi, e anche un feroce drago. Poi s’innamora perdutamente di Crimilde, la bellissima sorella di Gunther, re dei Burgundi, che a sua volta desidera Brunilde. Ma non tutto andrà bene…
mercoledì 27 novembre
Palazzetto dei Nobili – ore 18:30
Palazzetto dei Nobili – ore 18:30
Die Nibelungen: Kriemhilds Rache di F. Lang (1924) e Sigfrido Di G. Gentilomo (1957). Presentano Domenico Spinosa e Angela Fabris
Die Nibelungen: Kriemhilds Rache
Dopo aver pianto per anni Sigfrido, ucciso dal perfido Hagen, Crimilde, ora sposa del potente Attila, invita i fratelli alla corte degli Unni. Ma dietro si cela il desiderio di vendicare l’assassinio del primo marito.
Dopo aver pianto per anni Sigfrido, ucciso dal perfido Hagen, Crimilde, ora sposa del potente Attila, invita i fratelli alla corte degli Unni. Ma dietro si cela il desiderio di vendicare l’assassinio del primo marito.
Dopo Destino e Mabuse, Lang torna al cinema d’avventura, ispirandosi al poema epico del XIII secolo, musicato e reso celebre da Richard Wagner. Il film fu un tale successo che i produttori tedeschi pesarono di farne un remake sonoro, ma Lang rifiutò: fece osservare che muto, il film era stilizzato, simbolico e visionario, l’aggiunta dei dialoghi avrebbe reso la stilizzazione retorica e ridicola.
Sigfrido:
Il leggendario eroe Sigfrido combatte un enorme drago sputafuoco e vince la mano di Crimilde al torneo del re di Burgundia, ma l’amore tra i due è contrastato dal geloso e insidioso Hagen.
Il leggendario eroe Sigfrido combatte un enorme drago sputafuoco e vince la mano di Crimilde al torneo del re di Burgundia, ma l’amore tra i due è contrastato dal geloso e insidioso Hagen.
giovedì 28 novembre
Dipartimento di Scienze umane Aula 1G Edificio Ernesto Pontieri, Viale Nizza 14 L’Aquila ore 10.30-15.30
Tavola rotonda (partecipano Giuseppe di Giacomo, Angela Fabris, Mirko Lino, Nine Miedema, Verio Santoro, Domenico Spinosa. Modera Chiara Staiti