L’Aquila. “Quella di Cibaq sarà una vetrina a tutto tondo per la nostra regione, che sta cavalcando i più importanti palcoscenici internazionali, avremo modo di mostrare al mondo un territorio rinato e di mettere in evidenza i cibi della nostra tradizione promuovendo con la giusta importanza il Made in Abruzzo”.
Si alza il sipario su Cibaq-Cibi della tradizione aquilana e Antonella Ballone, presidente della Camera di commercio Gran Sasso Teramo e L’Aquila, alla vigilia della seconda edizione della rassegna enogastronomica, in programma da domani, venerdì 22, a domenica 24 novembre nel capoluogo regionale, dà il “benvenuto ai cento giornalisti della stampa estera celebreranno l’evento in città”.
La rassegna enogastronomica è promossa dal GAL Gran Sasso Velino, organizzato dallo stesso GAL con il contributo della Regione Abruzzo Dipartimento Agricoltura, del Ministero del Turismo, del Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste e delle Camere di Commercio Chieti-Pescara e Gran Sasso d’Italia.
Evento clou di CibAQ sarà proprio il Premio dei giornalisti del “Gruppo del Gusto della Stampa Estera”, che ogni anno si svolge in una regione diversa, e ha l’obiettivo di valorizzare le eccellenze agroalimentari italiane e di farle conoscere a livello internazionale, con un riconoscimento ai migliori ambasciatori del gusto italiano.
“Questa collaborazione con la Regione Abruzzo nasce da lontano – spiega Ballone – Da tempo stiamo portando avanti protocolli d’intesa per agire con sinergia verso la promozione del territorio, affinché gli Enti si muovano insieme. Anche nel caso di questo importante appuntamento, fortemente sostenuto dal vicepresidente della Giunta regionale, Emanuele Imprudente, e promosso dal Gal Gran Sasso Velino, con il presidente Paolo Federico, siamo certi di poter offrire un contributo notevole grazie ad una capacità di spesa superiore, a beneficio di tutte le imprese che rappresentiamo”.
“Questa iniziativa sarà un’ulteriore opportunità per tutta la nostra regione – osserva Ballone – che sulla scia del G7 che si è tenuto a Pescara, rappresenterà un volano per L’Aquila Capitale italiana della Cultura 2026, offrendo una bella testimonianza di resilienza”.
“Sarà inoltre un grande onore accogliere la stampa estera, siamo pronti ad ospitare tanti giornalisti che torneranno in una città che hanno conosciuto con il G8 in tempi meno belli – sottolinea Ballone – Oggi, a 15 anni dal sisma, L’Aquila sta rinascendo e noi avremo la possibilità di mostrare a tutto il mondo il processo di ricostruzione, le bellezze di questa terra e le sue eccellenze enogastronomiche. Per questo chiamiamo a raccolta tutti i produttori abruzzesi, lavoriamo tutti insieme per dare nuovo impulso all’export”, conclude Ballone.