L’Aquila. Il sindaco dell’Aquila e presidente Anci Abruzzo, Pierluigi Biondi, partecipa alla 41esima assemblea annuale dell’Associazione nazionale comuni italiani dal titolo “Facciamo l’Italia, giorno per giorno” in programma dal 20 al 22 novembre prossimi, presso il Lingotto di Torino.
L’evento, domani, sarà aperto con la sessione dedicata alla elezione del nuovo presidente nazionale, mentre a seguire si terrà la consueta cerimonia alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Un appuntamento speciale che quest’anno vivo nella doppia veste di sindaco del capoluogo di regione e, per la prima volta, come presidente di Anci Abruzzo. Un’occasione di confronto con tutte le comunità locali della Nazione e un’opportunità per condividere idee e progetti di sviluppo in linea con il nostro territorio” così il sindaco.
Biondi parteciperà, tra gli altri, al convegno promosso dal ministero della Cultura sul percorso di candidatura dell’Aquila, e di altre città, a Capitale italiana della cultura 2026: un dibattito sulle esperienze e le politiche di sviluppo territoriale attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale. Inoltre, è in programma la sua partecipazione al tavolo su cultura e turismo che si svolgerà alla presenza del ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, venerdì 22 alle 9. Il sindaco sarà anche ospite di Rai Italia, in diretta insieme ai sindaci di Pesaro e Agrigento, per una sorta di passaggio di testimone ideale tra le Capitali della Cultura, giovedì 21 alle ore 15. In qualità di presidente Anci Abruzzo, inoltre, Biondi parteciperà alla conferenza stampa con il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, insieme ai presidenti Anci di altre regioni, sul Servizio Civile nei comuni e l’opportunità che rappresenta per i giovani e la Pubblica Amministrazione locale, che si terrà sempre giovedì 21 alle 12. Infine, su invito del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, venerdì 22 alle 18, incontrerà le comunità di abruzzesi emigrate e ormai radicate nel capoluogo piemontese.