Montalcino. In un contesto internazionale all’insegna dell’eccellenza e del prestigio che solo una delle più note denominazioni di vino al mondo può vantare, quest’anno sul palco dei premiati anche un abruzzese. Parliamo di Pascal Tinari, sommelier del ristorante di famiglia Villa Maiella, a Guardiagrele. E’ stato proprio lui, infatti, a ritirare il prestigioso riconoscimento del Leccio d’Oro, istituito nel 1994, dedicato ai ristoranti e alle enoteche nazionali ed estere con una carta dei vini particolarmente rappresentativa dei vini di Montalcino, a partire dal Brunello. La giuria è composta dal presidente e dai membri del consiglio del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, che hanno voluto mettere al vertice della ristorazione tricolore il noto ristorante del chietino, una trattoria avviata sul finire degli anni Sessanta da Peppino Tinari e sua moglie Angela (genitori di Pascal) e oggi ristorante insignito di una stella Michelin con una cantina dove conserva oltre 70 etichette di Montalcino, di cui 60 solo di Brunello.
Lo abbiamo intercettato appena sceso dal palco. “Sicuramente è stata una grandissima emozione”, ci ha detto a caldo, “perché Montalcino è un luogo a me molto caro, che va oltre i confini della Toscana e dell’Italia, e quindi è un piacere e un onore per me e per la mia famiglia ricevere oggi questo premio. Oggi le persone vogliono spendere per il buono, stare intorno ad un tavolo in un ambiente di convivialità, dopo possono mangiare cibo di qualità accompagnato da vino delllo stesso livello. In questo caso, negli ultimi anno, abbiamo aumentato in carta la presenza sia di Brunello che di Rosso di Montalcino. Trovo infatti molto interessante questa duplice versione: il Rosso – che non è un fratello minore, ma solo un’espressione diversa – in termini di quotidianità, il Brunello in una dinamica di occasione”.
Complimenti allora a Pascal e a tutta la famiglia Tinari per aver portato anche un po’ d’Abruzzo in uno degli appuntamenti del vino più seguiti e rilevanti d’Italia.