L’Aquila. Il progetto di Strada dei Parchi diventa sempre più concreto e dettagliato. Le tratte autostradali A 24 e A 25, secondo i piani della Società, saranno accorciate di circa 30 chilometri al fine di «migliorare la sicurezza dell’autostrada Pescara-Roma e L’Aquila- Roma». Nel dettaglio il nuovo progetto prevede la demolizione del vecchio tracciato nella parte compresa tra Cocullo e Pratola Peligna e il mantenimento degli attuali tratti compresi tra Aielli-Celano e Cocullo, Pratola Peligna- Sulmona e Popoli. Questi ultimi due tratti saranno oggetto di declassamento a viabilità ordinaria secondo quanto spiegato dalla stessa società e consentiranno il collegamento al nuovo tracciato autostradale, evitando l’isolamento dei territori comunali. E poi ancora: tra Castel di Ieri e Castelvecchio Subequo è previsto un nuovo casello al servizio della valle Subequana. A differenza del primo progetto sarà mantenuto il casello Bussi-Popoli. La proposta dal gruppo Toto attende solo l’ok del Ministero che fa capo a Graziano Delrio per il via libera definitivo, dato che ha già avuto il benestare della Regione Abruzzo. Un compito arduo per il ministro delle infrastrutture in quanto il nuovo tratto potrebbe passere proprio su una faglia attiva e, dunque, a rischio sisma, oltre la scelta di costruire nuovi tunnel che potrebbero portare a problemi di tipo idrogeologico (come riporta Prima da Noi). Un controsenso, se il fine dell’opera è quello della messa in sicurezza. Il tutto per una maxi operazione da 5,7 miliardi di euro. Nessun fondo pubblico ma la società in cambio guadagnerebbe la gestione del tratto autostradale per altri 45 anni (oltre i 28 già stabiliti). I problemi da risolvere diventano tre se si considera l’isolamento della Valle Peligna, stando alla prima bozza di progetto. Ma, ovviamente, quello che fa più discutere è il rischio sismico. Rassicurazioni in tal senso arrivano dal sottosegretario ai Trasporti Camillo D’Alessandro. Il gruppo di lavoro interdipartimentale della Regione Abruzzo nella sua relazione ha sottolineato «l’alta sismicità del tracciato» in particolar modo nel nuovo tratto Cerchio-Vittorito (A24 Collarmele Tocco) che attraversa due sorgenti sismogenetiche (faglia di Sulmona e della Media Valle Aterno) «che hanno prodotto in passato e che possono potenzialmente ancora produrre», annotano i tecnici, «importanti fenomeni di fagliazione superficiale con numerose e pericolose fratture». Ma D’Alessandro rassicura e cita «l’ illuminante nota tecnica» rilasciata proprio dal professor Giuseppe Cantisani, docente di “Progetto e costruzione di strade” all’università La Sapienza di Roma nonché esperto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ed esperto della Commissione permanente per le gallerie stradali. Cantisani sottolinea «la minore vulnerabilità sismica delle opere in sotterraneo (gallerie) rispetto a quelle in elevazione (ponti e viadotti)», «è fortemente indicata un’impostazione progettuale delle infrastrutture che prediliga, per il superamento degli ostacoli naturali nel territorio, la maggiore incidenza delle gallerie rispetto ai ponti e ai viadotti. E precisa «siffatta necessità si evidenzia ancor più nel caso si attraversino aree, chiaramente individuate da Organismi governativi, a elevato rischio sismico, come in effetti risultano quelle interessate dal tracciato delle autostrade A24 e A25».