Roma. Qualcuno ha offerto a Mirella Gregori di lavorare per l’Avon, prima della scomparsa, avvenuta il 7 maggio 1983? La circostanza potrebbe costituire un singolare ed inquietante punto di contatto con la vicenda di Emanuela Orlandi, di cui si sono perse le tracce poco più di un mese dopo, il 22 giugno 1983. Perché, è noto, anche alla quindicenne cittadina vaticana sarebbe stata rivolta una proposta simile proprio a ridosso della scomparsa.
La possibilità che la medesima sorte sia toccata a Mirella è stata prospettata nel corso dell’ultima audizione dinanzi alla Commissione bicamerale di inchiesta deputata appunto a indagare sui due casi. Dinanzi all’organismo presieduto dal senatore Andrea De Priamo è ieri comparso Massimo Forti, all’epoca dei fatti fidanzato con Mirella Gregori.
“Un certo Massimo di Centocelle”
Circa due anni dopo la scomparsa della giovane, Forti era stato convocato presso lo studio dell’avvocato Gennaro Egidio, legale della famiglia Gregori e della famiglia Orlandi. Egidio gli aveva fatto ascoltare la registrazione di una telefonata del cosiddetto “Americano”, che menzionava proprio l’allora fidanzato di Mirella, asserendo che i due avrebbero avuto un litigio il giorno prima della scomparsa.
“Diciamo che io di questa telefonata lo sapevo perché l’avvocato Egidio me la fece ascoltare nel suo studio”, ha spiegato Forti, “si faceva il mio nome, un certo Massimo di Centocelle. L’avvocato mi disse ‘se sai qualcosa dillo adesso perché si può ripercuotere su di te’, ma io onestamente non sapevo nulla.”
L’uomo ha quindi fornito alla Commissione chiarimenti sui suoi rapporti con la ragazza e sul giorno precedente la scomparsa, il 6 maggio: nella circostanza, lui ed i suoi amici erano stati invitati da Mirella a partecipare all’inaugurazione del bar di famiglia, in via Volturno. “Non mi diede fastidio niente di particolarmente grave”, ha ricordato Forti, allora sedicenne, “solo che in quella circostanza essendo impegnata nell’evento con i familiari non ci dette molta attenzione, ma solo un fastidio, non una lite.”
Avon?
E, secondo l’audito, anche Mirella avrebbe appunto ricevuto una proposta di collaborazione con una casa di cosmetici, forse la stessa Avon evocata nel caso Orlandi. “Aveva avuto una proposta per fare la dimostrante di alcuni cosmetici”, ha riferito, “mi sembra di ricordare la Avon ma non ricordo esattamente quando e come me ne parlò.”
Conoscenze e frequentazioni
A quanto emerso nel corso dell’audizione, Forti era in contatto con alcune compagne di scuola di Mirella e lui stesso faceva parte della compagnia di ragazzi di Centocelle che la giovane frequentava. La stessa poteva inoltre “avere altri giri, altre amicizie, queste non lo so.”
L’uomo ha inoltre dichiarato di non conoscere Fabio De Rosa, l’allora fidanzato di Sonia De Vito, l’amica con cui Mirella si era intrattenuta a parlare per circa un quarto d’ora prima della scomparsa. “Non credo di averlo mai incontrato. Di sicuro ho conosciuto Sonia una volta, ma una soltanto. Erano molto amiche, si potrebbe dire che Sonia era l’amica del cuore di Mirella.”
Né, a quanto affermato, Forti conosceva Marco Fassoni Accetti, un tale “Sergio” e il soggetto che potrebbe aver citofonato a Mirella il giorno della scomparsa: subito dopo, lei aveva detto alla madre che sarebbe scesa un momento e non aveva fatto più ritorno.
Cercando Mirella
Il vicepresidente della Commissione, il deputato Roberto Morassut, ha poi sollecitato dichiarazioni in merito alle ricerche effettuate, subito dopo la scomparsa del 7 maggio, a Villa Torlonia (nei pressi dell’abitazione dei Gregori) e anche nella pineta di Ostia. “Non so perché proprio lì” ha spiegato Forti, “erano ricerche alla buona, ci aggiravamo sul posto chiamando a gran voce Mirella, come se magari lei potesse sentirci e risponderci.” “A oggi, ripensandoci, non aveva senso, siamo stati lì un po’, forse si pensava che qualcuno poteva aver abusato di lei e l’avesse portata lì ma è una ipotesi che mi faccio oggi, all’epoca no.”