Pescara. Caso di malasanità a Pescara, famigli risarcita con un milione di euro. I fatti: una signora di 61 anni era entrata in Pronto Soccorso con dolori addominali.
Nonostante i medici abbiano da subito sospettato una presunta perforazione intestinale, l’operazione che poteva salvare la vita alla paziente è stata eseguita con ritardato, questo ha portato alla morte della 61enne.
La famiglia aveva denunciato la struttura per malasanità, assistita dall’avvocato Gabriele Chiarini. Il giudice si è pronunciato in favore dei parenti, stabilendo un risarcimento di oltre 930 mila euro. L’avere rimandato l’intervento chirurgico, ha causato una sepsi e l’insufficienza renale, e il successivo drenaggio laparoscopico è risultato, purtroppo, tardivo, portando infine al decesso della paziente.