Teramo. Grande partecipazione oggi, all’I.I.S Di Poppa-Rozzi di Teramo, per l’incontro “La Costituzione: il
nostro vangelo laico” promosso dal Premio Nazionale Paolo Borsellino, giunto alla XXXII
edizione, grazie alla consueta disponibilità del mondo della scuola e la caparbietà delle dirigenti
scolastiche di Teramo e provincia che accolgono diversi testimoni di legalità.
Protagonista dell’incontro con decine di studenti, don Antonio Coluccia, prete di strada, da anni
sotto scorta, quotidianamente impegnato nelle piazze di spaccio tra le periferie di Roma, lì dove
bambini e adolescenti vivono sotto scacco dello spaccio e vittime indifese di un business della
droga: “Il più grande bluff”, ha detto don Antonio ai ragazzi. E’ a loro, ai più giovani, che don
Antonio Coluccia continua a proporre una speranza di salvezza. E’ a loro che si rivolge per offrire
l’alternativa alla morte cui la droga conduce: “Dovete essere portatori sani di vita e di legalità. La
vostra vita non ha un prezzo. Non siete all’asta, non dovete vendervi per un ventino o un
cinquantino di droga o per una canna” ha ripetuto, armato di megafono e pallone, agli studenti
teramani rimasti affascinati da un sacerdote che parla dritto al loro cuore, con il linguaggio dei
giovani, esaltando la loro voglia di vivere e raccontarsi, raccogliendo l’energia che solo i giovani
sanno mettere in campo.
Alle autorità militari, istituzionali e scolastiche presenti, don Antonio Coluccia ha ricordato che,
ciascuno, è chiamato a fare la propria parte contro ogni forma di emarginazione “perchè è nel
momento in cui ci giriamo dall’altra parte che smettiamo di essere cittadini. E invece dobbiamo
esserlo praticando la Costituzione come nostro vangelo laico. Io stesso prima di essere un
sacerdote, sono e resto un cittadino di questo Paese”, ha aggiunto.
Don Antonio, prete simbolo della lotta alla droga e testimoniale del Premio Borsellino, ha fondato
nel 2011 l’Opera San Giustino realizzando una casa d’accoglienza in un bene confiscato ad un boss
della Banda della Magliana alle porte di Roma. Qui, da anni, accoglie giovani che hanno deciso di
dire addio a droga e piazze di spaccio. “Ci aiuta la provvidenza, ogni cammino inizia con un
piccolo passo. Questo è un grande insegnamento per ciascuno di noi: camminare lungo il sentiero
della Legalità significa essere eccezionali nella nostra sana normalità, essere stupefacenti molto
più di qualsiasi grammo di droga”. Don Antonio ha richiamato la responsabilità di tutti: “Se, come
successo a Teramo, la Polizia arriva a sequestrare oltre 200 kg di cocaina dobbiamo chiederci
tutti il perchè. Dobbiamo interrogarci come comunità: a chi era diretta quella droga?”
All’incontro di oggi al “Di Poppa-Rozzi” hanno preso parte, accanto alle dirigenti scolastiche
Caterina Provvisiero e Manuela Divisi, la consigliera regionale Marilena Rossi, il prefetto
Fabrizio Stelo, il questore Carmine Soriente ed il comandante della Compagnia dei Carabinieri di
Teramo, capitano Alberto Giordano. Tra i presenti in sala anche una delegazione dei ragazzi del
liceo Delfico.
La cerimonia di premiazione della XXXII edizione del Premio Nazionale Paolo Borsellino si terrà
venerdì 25 ottobre, alle 10, presso il ridotto del Teatro comunale de L’Aquila.