L’Aquila. «La pressione fiscale statale, regionale e locale è diventata in questi anni il peggior incubo degli imprenditori e di centinaia di migliaia di famiglie abruzzesi. Se in Abruzzo ci sono le condizioni per ridurre le tasse, lo si faccia in maniera strutturale, decisa, duratura nel tempo, ridando fiato alle aziende a conduzione familiare che già hanno pagato un prezzo altissimo alla crisi e continuano a dare un contributo determinante, attraverso le imposte, al miglioramento dei conti pubblici regionali». Lo affermano Cna, Confartigianato e Confesercenti. «Per questo – proseguono le tre associazioni – dopo averlo chiesto ad alta voce anche scendendo in piazza in diverse città abruzzesi, ora apprezziamo l’inizio di un percorso di riduzione delle tasse da parte della Regione, assolutamente insufficiente sul piano quantitativo, ma certamente capace di far intravedere quell’inversione di tendenza per la quale ci battiamo. Vigileremo ogni giorno affinché a questa riduzione non corrispondano aumenti equivalenti di altre tasse ed altri balzelli, e faremo di tutto affinché dopo le elezioni non ci sia un brusco risveglio, ma un alleggerimento più deciso che non si può più rinviare».