L’Aquila. Urne aperte dalle 7 alle 23 in 72 comuni abruzzesi per un totale di 276.157 mila elettori chiamati ad eleggere il primo cittadino. Dati affluenza alle ore 12: in Abruzzo si è recato alle urne il 20,12% degli elettori. Prima la provincia dell’Aquila con il 21,19%, seguita dalla provincia di Chieti con il 20,16%, terza la provincia di Teramo con il 19,35%, ultima quella di Pescara con il 19,23%. Dati affluenza alle ore 19.00: In Abruzzo ha votato il 52,40% sempre in testa la provincia dell’Aquila con il 54,30%, seguita da quella di Teramo con il 52,78%, terza la provincia di Chieti con il 51,90%, ultima sempre quella di Pescara con il 50,88%.
In testa la Provincia dell’Aquila con 29 comuni al voto dove gli occhi sono puntati principalmente su Sulmona e Tagliacozzo.
Sulmona: Elezioni anticipate nel capoluogo peligno dopo la caduta del sindaco Giuseppe Ranalli eletto nel 2013. Era lo scorso febbraio quando 9 consiglieri comunali rassegnando le loro dimissioni determinarono lo scioglimento del consiglio e l’arrivo del commissario prefettizio.
La città di Ovidio con 24.580 abitanti è il principale comune al voto in provincia dell’Aquila ed il quinto in Abruzzo.
A contendersi la poltrona di primo cittadino sono ben 6 candidati:
Bruno Di Masci sostenuto da otto liste e dalla senatrice aquilana Stefania Pezzopane del Pd che però corre senza simbolo
Annamaria Casini sostenuta da sei liste gode della benedizione dell’assessore regionale alle aree interne Andrea Gerosolimo,
Elisabetta Bianchi candidata di Forza Italia,
Domenico Capaldo candidato di Sel,
Alessandro Lucci con la lista Sulmona bene in comune,
Alberto Di Giandomenico con la lista Sovranità Sulmona
Simone Giovarruscio candidato sindaco del Movimento 5 Stelle.
Tagliacozzo: Occhi puntati anche su Tagliacozzo dopo la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il sindaco dimissionario Maurizio Di Marco Testa. Tagliacozzo con 6.914 abitanti è il principale comune al voto nella Marsica ed il secondo in provincia dell’Aquila. Qui la sfida è quattro. A contendersi la poltrona di primo cittadino:
il dimissionario Maurizio Di Marco Testa a capo della lista Il Paese Che Vorrei.
Vincenzo Montelisciani in testa alla lista civica Tagliacozzo Unita
Vincenzo Giovagnorio candidato sindaco della lista civica Prospettiva Futura
Latessa Maria Zaccone candidata sindaco per il Movimento Cinque stelle.
Marsica: Nella Marsica i comuni al voto sono 11. Seguono Tagliacozzo:
Civitella Roveto 3.292 abitanti. I candidati sono: Melissa Persia e Sandro De Filippis
Scurcola Marsicana 2.823 abitanti. Glia spiranti sindaco sono Nicola De Simone e Maria Olimpia Morgante
San Vincenzo Valle Roveto 2.417 abitanti. Il sindaco uscente Giulio Lancia è sfidato da Danilo Maria Vernarelli
Ortucchio 1.875 abitanti. Il sindaco uscente Federico D’Aulerio è sfidato da Raffaele Favoriti
Cerchio 1.634 abitanti. Il sindaco uscente Gianfranco Tedeschi sfidato da Alberto Tucceri
Ovindoli (1.256 abitanti) la sfida è a tre tra: Marco Iacutone, Simone Angelosante e Assunta Bianchini
Canistro 1.002 abitanti il sindaco uscente Angelo Di Paolo è sfidato da Orlando Coco
Civita D’Antino 977 abitanti. Il sindaco uscente Sara Cicchinelli è sfidata da Antonio Di Francesco
Pereto 716 abitanti. A sfidare il sindaco uscente Bruno Ranati sono Giacinto Sciò e Francesco Boccia
Ortona dei Marsi 569 abitanti. Il sindaco uscente Manfredo Eramo contro Giuliana Eramo.
Gli altri comuni al voto in provincia dell’Aquila sono: Alfedena, Bisegna, Calascio, Campotosto, Capitignano, Carapelle Calvisio (85 abitanti 7 aspiranti sindaco) Castelvecchio Calvisio, Cocullo, Fossa, Ofena, Prezza, Rivisondoli, Roccaraso, Scontrone, Secinaro,Tornimparte e Villalago.
Seconda la provincia di Chieti con 25 comuni al voto. Occhi puntati sui centri principali: Vasto, Lanciano, Francavilla al mare e San Giovanni Teatino.
Vasto: con i suoi 41.033 abitanti è il principale comune al voto in Abruzzo. A contendersi la poltrona sono sei aspiranti alla carica di primo cittadino:
Massimo Desiati candidato del centrodestra, appoggiato da cinque liste (Vasto duemilasedici, Unione per Vasto Tagliente, Progetto per Vasto Desiati, Forza Italia e Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale)
Ludovica Cieri candidata del Movimento 5 Stelle
Edmondo Laudazi sostenuto da due liste (Il Nuovo Faro e Rinascita Vastese),
Francesco Menna, candidato del centrosinistra, appoggiato da cinque liste (Partito democratico, Si per Vasto, Filo Comune, Avanti Vasto e Città Virtuosa)
Massimiliano Montemurro sostenuto da due liste (Democrazia cristiana e Vasto la mossa giusta)
Luciano Lapenna, sindaco uscente e presidente di Anci Abruzzo, è capolista per il Pd
Lanciano: con i suoi 35.430 abitanti è il secondo comune al voto in Abruzzo ed in provincia di Chieti. Qui la sfida è a quattro. In lizza per la poltrona di primo cittadino il sindaco uscente Mario Pupillo candidato del centrosinistra appoggiato da cinque liste (Partito Democratico, Progetto Lanciano, Insieme a Sinistra, Lanciano in Comune e Lanciano Vale che oggi),
Valentina Maio, presidente della Virtus Lanciano,
Errico D’Amico, candidato del centrodestra, sostenuto da otto liste (Forza Italia, Lanciano Popolare – Udc, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini, Lanciano Unica, Lanciano al centro, Nuova Lanciano e X Lanciano 2021)
Tonia Paolucci, sempre del centrodestra, appoggiata da quattro liste (Tonia Paolucci Sindaco, Signora Lanciano, Libertàzione, Casapound).
Francavilla al mare con 25.467 abitanti è il quarto comune al voto in Abruzzo ed il terzo più grande in provincia di Chieti. A Francavilla al mare il sindaco uscente e candidato del centrosinistra Antonio Luciani sostenuto da cinque liste (Pd, Valori in Comune, Francavilla Unita, Francavilla con Luciani Sindaco, Si per Francavilla), viene sfidato da:
Alessandro Mantini, candidato del centrodestra sostenuto anche lui da cinque liste (Forza Italia, Noi con Salvini, Meloni-Fratelli d’Italia, Viva Francavilla, Rivoluzione Cristiana),
Stefano Di Renzo appoggiato da 3 liste (Uniti a Sinistra, Abruzzo Civico, Solo Francavilla)
Livio Sarchese candidato sindaco del Movimento 5 Stelle.
San Giovanni Teatino: A San Giovanni Teatino, comune di 14.108 abitanti, il sindaco uscente Luciano Marinucci viene sfidato da Verino Caldarelli e Mario Cutrupi.
Gli altri comuni al voto in provincia di Chieti sono: Archi, Carunchio, Casacanditella, Casalanguida, Casalbordino, Casoli, Celenza sul Trigno, Colledimacine, Dogliola, Fara San Martino, Fraine, Lama dei Peligni, Lentella, Pennadomo, Pietraferrazzana, Quadri, Rocca San Giovanni, San Martino sulla Marrucina, Sant’Eusanio del Sangro, Scerni e Tufillo.
Terza la provincia di Pescara dove 11 sono i comuni ad eleggere il primo cittadino. Nessuno dei comuni al voto raggiunge i 15mila abitanti. I centri principali sono Penne, Manoppello, Collecorvino e Popoli.
A Penne 12.569 abitanti in quattro si contendono la poltrona di sindaco Ennio Napoletano, Mario Semproni, Luca Falconetti e Gabriele Frisa
A Manoppello 7.023 abitanti la sfida è a tre tra Silvia Elena Di Donato, Barbara Toppi e Giorgio De Luca
A Collecorvinio 6.014 abitanti a sfidare il sindaco uscente Antonio Zaffiri sono Andrea Buccella e Marianna Cilli
A Popoli 5.288 abitanti il sindaco uscente Concezio Galli viene sfidato da Guerino Di Virgilio e Mario Lattanzio.
Gli altri comuni al voto in provincia di Pescara sono: Civitella Casanova, Cugnoli, Pescosansonesco, Picciano, Sant’Eufemia a Maiella, Serramonacesca e Tocco da Casauria.
Ultima la provincia di Teramo con soli 7 comuni al voto. Le attenzioni sono tutte per il comune più grande che è Roseto degli Abruzzi, l’unico al di sopra dei 15mila abitanti.
Roseto con 25.487 abitanti è il quarto comune in Abruzzo per numero di abitanti. La sfida è a tre tra : il sindaco uscente Enio Pavone, candidato del centrodestra, sostenuto dalle sei liste (Destra Sociale, Futuro In, Pavone Sindaco, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Popolari per Roseto e Forza Italia),
Sabatino Di Girolamo, candidato del centrosinistra, con tre liste (Pd, Roseto Protagonista e Di Girolamo Sindaco),
Rosaria Ciancaione, candidata dell’area civica e donna di D’Alfonso, sostenuta da sei liste (Roseto nel cuore, Abruzzo Civico, Roseto Futura, Roseto Progressista, Un’altra idea di Roseto e Roseto Unita).
A Roseto il Movimento cinque stelle non è riuscito a presentare la lista, sembra che Beppe Grillo non avrebbe messo a disposizione il simbolo.
Mentre Pio Rapagnà, alla guida del movimento ‘Città per Vivere’, si è ritirato dalla competizione non essendo riuscito a chiudere la lista per carenza di candidati.
A Bellante: con 7.234 abitanti la sfida è a tre tra: Giovanni Melchiorre, Patrizia Terzilli e Ennio Chiavetta.
A Castellalto: con 7.519 abitanti il sindaco uscente Vincenzo Di Marco viene sfidato da Valerio Odoardi e Bruno Nocella.
Gli altri comuni al voto in provincia di Teramo sono: Basciano, Bellante, Castellalto, Colonnella, Cortino e Pietracamela.
Nessuno dei quattro capoluoghi di provincia è chiamato al rinnovo del consiglio comunale. In base alla legge elettorale in vigore potrebbero andare al turno di ballottaggio previsto per il 19 giugno i cinque comuni che superano i 15 mila abitanti ovvero: Vasto, Lanciano, Roseto degli Abruzzi, Francavilla al Mare e Sulmona.
MODALITA’ DI VOTO:
Nei Comuni fino a 15 mila abitanti si vota con una sola scheda per eleggere sia il sindaco che i consiglieri comunali. Sulla scheda è già stampato il nome del candidato sindaco, con accanto il contrassegno della lista che lo appoggia. Il voto per il sindaco e quello per il Consiglio sono congiunti: votare per un candidato sindaco significa dare una preferenza alla lista che lo appoggia. Viene eletto sindaco, il candidato che ottiene il maggior numero di voti, alla lista che appoggia il sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili in Consiglio mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.
Nei Comuni con più di 15 mila abitanti si vota sempre con una sola scheda, sulla quale saranno già riportati i nominativi dei candidati alla carica di sindaco e, a fianco di ciascuno, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. In questo caso il cittadino può esprimere il proprio voto in tre modi diversi: tracciando un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest’ultima appoggiato; tracciando un segno solo sul nome del sindaco, votando così solo per il candidato sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate; voto disgiunto, ovvero tracciando un segno sul simbolo di una lista, eventualmente indicando anche la doppia preferenza di genere tra i candidati consiglieri di sesso diverso e appartenenti alla stessa lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata. È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si andrà al ballottaggio per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti.