Chieti. Circa 500 studenti dell’istituto superiore “Luigi di Savoia” hanno dato vita questa mattina a Chieti a un corteo di protesta che si è soffermato davanti alla sede della Provincia.
Gli studenti, suddivisi in tre sedi, dal momento che parte dell’edificio sede del “di Savoia” dovrà essere demolito e ricostruito, hanno manifestato per quella che, a proposito dei locali del Seminario Regionale, una delle tre sedi, la rappresentante degli studenti Alice Caramanico ha definito ‘degradante’: alla ripresa dell’attività didattica non c’erano banchi, sedie e cestini, c’è un bagno ogni sei classi. Ma hanno protestato anche perché, nonostante le assicurazioni, non è stato garantito l’uso dei laboratori, che erano chiusi, ubicati nella sede principale della scuola che non è interessata dai lavori, perché mancano alcuni professori, e gli alunni hanno trovato i supplenti per quattro giorni in una settimana, ma anche per problemi di pulizia. “C’erano tre dita di polvere sui banchi- ha detto la rappresentante degli studenti a proposito della sede principale – Sembrava di stare dentro un cantiere in costruzione”.