Penne. Questa mattina, assieme al segretario del circolo del Partito Democratico di Penne Luciano Procacci, ci siamo recati nuovamente all’ospedale San Massimo per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di riqualificazione. Un investimento complessivo di 16.235.000,00 euro finalizzato a restituire al nosocomio la sua piena efficienza.
Dobbiamo tuttavia registrare che nei blocchi B4 e B8 gli interventi non sono ancora iniziati, in quanto sono in corso al momento solo dei lavori propedeutici allo spostamento del laboratorio analisi e della farmacia, che dovrebbero terminare tra una ventina di giorni. Solo a quel punto potrà essere perfezionato il trasferimento dei due servizi, e quindi potranno essere finalmente avviati i lavori sui due blocchi in questione, attesi da interventi sostanziali di ampliamento e adeguamento dei locali.
Ricordiamo che la consegna dei lavori è avvenuta il 21 settembre 2023, e un paio di settimane più tardi il cantiere è stato inaugurato in pompa magna alla presenza del Presidente Marsilio. A distanza di quasi un anno siamo dunque costretti a prendere atto dell’enorme ritardo dei lavori.
Gli interventi più rilevanti infatti non sono neanche cominciati ed è evidente che il completamento degli stessi, previsto da cronoprogramma per settembre 2025, sia solo un’illusione. Un ritardo inconfutabile che si somma a quello ancor più grave accumulato negli anni, dato che i fondi – reperiti dal fondo per l’edilizia sanitaria di cui alla legge 205/2017 e intercettati dal precedente governo regionale di centrosinistra – erano disponibili dal 2017. Oggi, a parte il lavoro citato, non abbiamo visto un solo mattone spostato per i servizi di lungodegenza, blocco operatorio, chirurgia generale, ginecologia, otorino-Laringoiatra, day surgery e la traumatologia.
Come se non bastasse ad oggi non sono stati ancora reintegrati i 12,5 milioni che sempre il centrosinistra aveva destinato al San Massimo e che la Giunta Marsilio l’anno scorso, alla chetichella, ha dirottato verso altri ospedali della regione. Se questi fondi non verranno reintegrati i lavori sui blocchi ospedalieri B4 e B8 non potranno essere completati.
Occorrerà perseverare in questa opera di attenzione perché l’ospedale San Massimo di Penne è in completo abbandono, dimenticato dalla politica e dalla direzione generale della Asl pescarese. Un esempio su tutti. A settembre 2023 denunciammo il non funzionamento del display del Cup dell’ospedale. La Asl rispose con un comunicato stampa che la problematica era in via di risoluzione. Dobbiamo invece constatare che il problema persiste, con buona pace degli utenti, costretti a stazionare accalcati in una sala con poche sedie.
Continueremo a monitorare la situazione e lo stato di avanzamento dei lavori con la speranza che gli utenti vestini possano contare quanto prima, ed entro i tempi previsti, su un ospedale efficiente e pienamente operativo.