L’Aquila. Sono più di venti anni che ci tocca periodicamente mobilitarci per dire no al progetto dell’Acquedotto pugliese di captare l’acqua dall’Abruzzo. Ricordo che il progetto partì nel 2002-2003 quando a governare la Puglia era la destra, poi nel 2020 ci toccò denunciare che Emiliano aveva messo alla guida dell’AQP un ex di Forza Italia che intendeva riproporre il progetto. Ora sbuca fuori lo studio di fattibilità commissionato alle università e reso noto solo grazie al Forum H2O.
Chiediamo al Presidente Marsilio di assumere pubblicamente l’impegno a negare l’intesa della Regione Abruzzo senza la quale il progetto non si potrà mai concretizzare.
Ma anche il PD non può limitarsi a fare due parti in commedia. In Puglia governa e manda avanti questo progetto, in Abruzzo si oppone.
Sarebbe il caso che il PD chieda a Emiliano di bloccare definitivamente questo ricorrente progetto dell’Acquedotto Pugliese che non risolverebbe l’emergenza idrica ma garantirebbe grandi affari per la solita mega opera.
Faccio presente che incombe sul futuro dell’AQP, proprio grazie all’ignavia della giunta Emiliano e per iniziativa del governo Meloni, il rischio concreto di privatizzazione.
Invece di fare progetti assurdi bisogna investire sulla manutenzione delle reti idriche che in Puglia come in Abruzzo disperdono metà dell’acqua potabile.
Invece di buttare soldi per il ponte sullo Stretto i 15 miliardi vanno destinati alla riparazione dei nostri acquedotti.
Nel 2025 scade la concessione dell’affidamento pubblico dell’Acquedotto Pugliese. La giunta Emiliano non ha trasformato l’AQP in azienda speciale di diritto pubblico, scelta che avrebbe messo al sicuro dall’obbligo di gara europea. Il governo Meloni ha aperto la strada alla privatizzazione dell’AQP impugnando la legge regionale che prevedeva che i comuni acquisissero le quote.
Sorge il dubbio, dato il silenzio sul progetto, che si stia lavorando per regalare a qualche fondo della finanza internazionale non solo l’AQP ma anche l’acqua dell’Abruzzo.
Qualche parlamentare potrebbe chiedere la posizione ufficiale del governo Meloni su questo mega progetto? Ricordo che c’era il ministro Fitto alla guida della Regione Puglia quando per la prima volta nel 2001- 2003 una società britannica propose il progetto.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della RIfondazione Comunista