L’Aquila. Arriva la replica da parte dell’ufficio stampa del Comune dell’Aquila, in merito al caos organizzativo e ai disagi nei confronti degli avventori durante la serata inaugurale della 730esima Perdonanza celestiniana. Queste le precisazioni del Comune:
“In relazione al servizio dal titolo ‘Partenza ‘imperdonabile’ per la 730esima Perdonanza, organizzazione in tilt: gente bloccata per ore’, pubblicato sulla Vs testata in data 24 agosto 2024, si precisa quanto segue:
- in ragione della gratuità dell’evento inaugurale della 730^ Perdonanza celestiniana del 23 agosto sono state adottate tutte le misure, in termini di sicurezza e logistica, per favorire un corretto e regolare afflusso di pubblico, discusse e approvate nei tavoli tecnici svoltisi sia in Prefettura sia in Questura;
- a tal proposito, pertanto, l’ingresso degli spettatori in attesa ai varchi di accesso all’area della Santa Maria di Collemaggio è stato scaglionato affinché fossero progressivamente occupate tutte le sedute posizionate sul prato antistante la Basilica, come è poi effettivamente avvenuto, regolate attraverso dispositivi conta persona affinché non fosse superata la capienza massima consentita;
- gli unici spazi delimitati da apposite transenne erano quelli riservati a istituzioni, sponsor che contribuiscono alla realizzazione della Perdonanza celestiniana, persone con disabilità e rappresentanti della stampa;
- sono state oltre seimila le persone accolte nell’area in cui si sono svolti la cerimonia inaugurale del Giubileo aquilano e le esibizioni degli artisti che successivamente hanno dato vita all’evento dal titolo “Un canto per la rinascita…tra cielo e terra”: tante quante sono le sedie predisposte per accogliere gli spettatori secondo le normative vigenti in tema di sicurezza;
- personale della società di safe&security, del Comune dell’Aquila e delle Forze dell’Ordine hanno lavorato affinché le operazioni di ingresso degli spettatori si svolgessero nel modo più regolare possibile, realizzando controlli ai varchi e contenendo quanti intendessero raggiungere l’area spettacolo nonostante fosse stato comunicato il raggiungimento del tutto esaurito della capienza di sedute disponibili. Fattispecie, quest’ultima, che ha necessariamente imposto un blocco degli ingressi”.