Un pubblico vastissimo ha seguito il ricco programma del Festival che si è snodato lungo quattro giornate dal 22 al 25 agosto, con più di 50 ospiti italiani e internazionali, tra i quali i figli di John Fante, Victoria e Jim Fante, lo scrittore italoargentino Mempo Giardinelli, l’antropologo Vito Teti, lo scrittore finalista al Premio Strega 2024 Dario Voltolini, lo scrittore uruguaiano Felipe Polleri, la giornalista Maria Latella, il giornalista Peter Gomez, il giornalista e scrittore Lucio Luca, il giornalista Carlo Paris, l’attore Domenico Galasso, il cantautore Setak (Targa Tenco 2024 per il miglior album in dialetto), il critico musicale Paolo Talanca e la cantautrice Andrea Mirò, lo scrittore Alessio Romano, lo scrittore e giornalista Daniele Astolfi, la dialettologa Daniela D’Alimonte, il contastorie Marcello Sacerdote, la scrittrice Valentina Di Cesare, lo scrittore Antonio Di Loreto, la scrittrice e storica del cinema Matilde Tortora, le autrici Virginia Spinelli e Paola Migliacci, Giuseppe Sommario, direttore del Festival delle Spartenze.
Assegnato il Premio John Fante Opera Prima 2024 che va ad Aurora Tamigio con il romanzo “Il cognome delle donne” edito da Feltrinelli. La cerimonia di annuncio e di premiazione si è svolta sabato 24 agosto a Torricella Peligna, alla presenza del Sindaco di Torricella Peligna Carmine Ficca, dei figli di John Fante Victoria Fante Cohen e Jim Fante, che hanno consegnato il riconoscimento, e dei membri della Giuria tecnica Maria Ida Gaeta (presidente), Maria Rosaria La Morgia e Mario Cimini, che insieme agli altri giurati Masolino D’Amico, Claudia Durastanti e Nadia Terranova hanno selezionato i tre libri finalisti di quest’anno: oltre al libro vincitore, “Tangerinn” di Emanuela Anechoum (Edizioni e/o 2024) e “Uvaspina” di Monica Acito (Bompiani 2023). La serata è stata presentata dal giornalista Carlo Paris, con letture da opere di John Fante a cura dell’attore Domenico Galasso.
Annunciate anche le opere vincitrici del Premio Italia Radici nel Mondo-Toto Holding, concorso per racconti inediti rivolto agli italiani e alle italiane residenti all’estero e agli/alle italodiscendenti, che sono: Domenico Capilongo con “Semi” per la categoria “italodiscendente” e Elisa Kirsch con “Il Paese dove (s)fioriscono i limoni” per la categoria “nuova emigrazione”. Tema di questa prima edizione Le mie radici plurime. Sono intervenuti Vito Teti, Presidente della giuria del Premio Italia Radici nel Mondo – Toto Holding, Giuseppe Sommario (Piccolo Festival delle Spartenze, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Giovanna Di Lello (John Fante Festival), Maxi Manzo (coordinatore Turismo delle Radici Regione Abruzzo per il MAECI), Daniele D’Amario, Sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo con delega al Turismo e alla Programmazione, Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione la Fondazione PescarAbruzzo, i figli di John Fante, Victoria e Jim Fante, Matteo Cacco e il sindaco di Torricella Peligna Carmine Ficca. Il Premio ha come partner Toto Holding, main sponsor del festival, e si svolge in collaborazione con la fondazione PescarAbruzzo e il Piccolo Festival delle Spartenze, nell’ambito delle iniziative del MAECI “2024 – Anno delle radici italiane nel mondo”.
Il JOHN FANTE FESTIVAL “Il dio di mio padre” – manifestazione che fin dalla prima edizione è organizzata dal Comune di Torricella Peligna per ricordare e omaggiare lo scrittore americano John Fante (1909-1983), il cui padre Nicola era un muratore originario proprio di questo piccolo paese abruzzese – tornerà nel 2025 per festeggiare i suoi 20 anni.